Una giornata di gara esaltante e spettacolare,
ricca anche di contenuti tecnico-sportivi di spessore, quella vissuta oggi sul “balcone
delle Marche”, che meglio non poteva inaugurare il Campionato Italiano Rally
Terra.
Il resto del podio a Marchioro-Marchetti (Skoda Fabia
R5) e Andreucci-Briani (Peugeot 208 T16 R2).
La seconda prova tricolore “junior” l’ha fatta sua
il palermitano Pollara, al bis di allori dopo quello del “Sanremo”.
La terza prova del Trofeo Terra rally storici è andata
a Guggiari-Sordelli (Ford Escort RS MKII), su Sipsz-Bregoli (Lancia Rally 037),
attardati da una “toccata” iniziale ed autori di una grande rimonta dalle
retrovie.
CINGOLI (MACERATA), 04
maggio 2019
Grandi firme, grandi macchine, ed
anche grande agonismo e spettacolo, oggi, al 26° RALLY ADRIATICO/1° RALLY
STORICO DEL MEDIO ADRIATICO, proposto ancora a Cingoli (Macerata) da PRS GROUP.
Dal plateau
di “grandi firme” al via si è elevato il 28enne francese Stephane Consani,
in coppia con Jean Thibault De La Haye, su una Skoda Fabia R5, che si è
dunque aggiudicato il primo
appuntamento del Campionato Italiano Rally Terra con una prestazione cristallina in una giornata estremamente tirata,
corsa sempre con un ritmo alto.
Il
transalpino, che si è anche iscritto al campionato terra, ha preso con
decisione il comando della classifica dalla prima prova speciale, poi
resistendo ai ripetuti attacchi soprattutto del velocissimo russo Nikolay
Gryazin sino alla settima prova speciale, per poi vederselo sparire dalle
spalle per un’uscita di strada quando era pronto ad un testa a testa. A quel
punto Consani ha gestito con calma la situazione, visto che aveva già scavato
tra sé ed i rivali un fissato profondo oltre 30” e tra coloro che inseguivano
si è poi scatenata un’accesa bagarre.
Bagarre che
ha visto protagonisti soprattutto il giovane padovano Nicolò Marchioro,
in coppia con Marchetti (Skoda Fabia R5) ed il blasonato Paolo Andreucci,
affiancato per la prima volta da Rudy Briani, con una Peugeot 208 T16 R5
privata. Entrambi partiti in sordina, con Marchioro in crisi di gomme ed
assetto e l’undici volte Campione d’Italia che doveva trovare il miglior
feeling con la vettura (oltre a partire per secondo sulla strada, quindi “pulendo”
anche lui la strada), la fase centrale del confronto li ha visti emergere, in
modo particolare Marchioro, che ha saputo poi concludere al secondo posto, peraltro
meritato, riuscendo a infilare alcune importanti vittorie parziali (quattro in
tutto), quelle utili per scrollarsi di dosso un pericoloso Andreucci, il quale
ha terminato quindi terzo.
Fuori
dal podio, quarta posizione per lui, l’attesissimo Umberto Scandola, con
alle note D’Amore, al debutto con la Hyundai i20 R5. Attesissimo perché lo
scaligero è il recordman di successi al Rally Adriatico (6 volte) e perché appunto
era alla “prima” con la vettura coreana. Il dover studiare la vettura e, in
prima istanza aprendo le partenze, quindi spazzando la strada soprattutto nel
primo giro di “piesse” non gli hanno consentito di tentare il settimo sigillo,
guardando soprattutto a capire la nuova dimensione con la Hyundai.
Completa
la top five il sammarinese Daniele Ceccoli, con Capolongo, anche
loro su una Fabia R5 mentre è mancato dalle posizioni di vertice il lombardo Andrea
Crugnola, arrivato in gara per migliorare la sua esperienza sulla terra con
l’ennesima Fabia R5 al via. Affiancato dalla svizzera Moira Lucca,
Crugnola ha gravitato in seconda posizione sino all’ottava prova (per il lasso
di tempo della PS 2 è stato anche al comando), prima di venire cacciato nelle
retrovie, otto minuti persi circa, per una gomma stallonata, finendo poi
decimo. Tra i “nomi” non figura poi quello del giovane veneto Giacomo
Costenaro (Skoda Fabia R5), fermatosi dopo sole due prove per uscita di
strada.
Riflettori
poi anche sulla seconda sfida del Campionato Italiano Rally Junior firmato ACI Team Italia, partito poche
settimane fa dagli asfalti del “Sanremo”. Il progetto giovani con i sette
equipaggi “griffati” ACI Team Italia, con le Ford Fiesta R2, gommate Pirelli
con il supporto di MotorSportItalia,
ha vissuto momenti “caldi”, con l’esaltante dualismo tra il bresciano Luca Bottarelli (con Grimaldi alle note) ed il palermitano Marco Pollara, affiancato da Castiglioni. Alla fine l’ha spuntata quest’ultimo,
approfittando dell’uscita di strada del rivale durante la penultima prova. Il confronto
serrato e ravvicinato tra Pollara e Bottarelli ha progressivamente allontanato
il resto della compagine “tricolore” e sotto la bandiera a scacchi secondo ha
finito il piacentino Andrea Mazzocchi
e terzo il molisano Giuseppe Testa.
E’ partito anche il Trofeo
Gruppo N 4 Ruote Motrici, organizzato da AciSport con la collaborazione di
Yokohama. Il successo è andato a Codato-Dinale, con una Mitsubishi Lancer
Evolution.
Nel
terzo atto del Trofeo Terra Rally Storici la vittoria è stata per Guggiari-Sordelli,
con una Ford Escort MkII), andati al comando, senza più lasciarlo, dalla prima prova
speciale. Hanno approfittato delle difficoltà iniziali di Mauro Sipsz e Monica
Bregoli, Lancia Rally 037, incappati in un errore che li ha affondati in
classifica, con tanto di un braccetto rotto. Un fuori programma che non ha
scalfito la loro voglia di vincere ed infatti si sono poi prodotti in una
tenace progressione che li ha portati al secondo posto finale, potendo così
consolidare ulteriormente la loro leadership in Campionato. Guggiari si è
aggiudicato il terzo raggruppamento davanti a Ormezzano (Talbot Lotus) ed allo spettacolare umbro Sisani (A112 Abarth), Sipsz il quarto,
mentre il secondo è andato a Mombelli-Leoncini
(Ford Escort MK I). Il sammarinese
Giovanni Muccioli (BMW 320) per
finire, si è ritirato dopo la quinta prova speciale quando era sopra il podio.
IL TERZO ANNO
DEL “TROFEO ANDREA DINI”
Un
premio riservato a chi firmato il miglior tempo assoluto nella prova speciale finale
della gara. Era quello
intitolato ad Andrea Dini, quindici anni, di Macerata Feltria, un pilota
di motocross, deceduto il 30 marzo 2017 per i forti traumi subìti in un
incidente in gara occorsogli pochi giorni prima. L’ha vinto Nicolò Marchioro.
NELLE FOTO: Consani-De
La Haye (foto Bettiol), i vincitori della gara e Sipsz-Bregoli (foto Bugelli),
secondi tra le “storiche” e primi in classifica del Trofeo terra Rally Storici.
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