Michelini-Perna hanno fatto man bassa di punti “tricolori” entrando di forza nel plateau dei grandi protagonisti della gara,
Melegari-Bonato hanno avviato con una vittoria
la loro campagna europea.
Sorriso
a metà per Scandola mentre Pollara, pur con una prima tappa da dimenticare, ha
confermato la propria forza.
Sfortuna
invece per Scattolon, fermato da problemi tecnici durante la prima giornata
e
“argento” per Tribuzio nel concomitante Rally di Pico.
Reggio Emilia, 27 luglio 2020
Movisport sugli scudi al rally di RomaCapitale. E’ questo, il verdetto della prima gara di Campionato Europeo ed Italiano, disputata nel fine settimana appena passato.
La scuderia aveva ben cinque portacolori in gara e con essi l’ha davvero fatta da protagonista, peraltro acquisendo subito i primi e pesanti punti in ottica sia tricolore che continentale, grazie a Michelini-Perna e Melegari-Bonato.
Rudy
Michelini e Michele Perna,
tornati sulla VolksWagen Polo R5 di PA
Racing gommata Michelin, una settimana dopo la vittoria vibrante a Lucca,
hanno sbaragliato la concorrenza al primo appuntamento del “tricolore” asfalto,
avviando così alla perfezione la loro corsa per lo scudetto. Due
vittorie in entrambi i confronti validi per il Campionato Italiano Rally
Asfalto, questo il risultato valso a Rudy Michelini la leadership nella serie
tricolore ed ambientata, nelle sue due prime gare inaugurali, sulle strade del
Rally di Roma Capitale. Ha archiviato Gara 1 prevalendo tra i
competitor della serie ed elevandosi in testa alla sua classifica provvisoria,
quella di un Campionato Italiano Rally Asfalto denso di alto contenuto
qualitativo. Una condotta autoritaria che ha visto Rudy Michelini conquistare
il secondo gradino del podio del Campionato Italiano Rally. Una leadership
consolidata nella seconda parte di gara, con un secondo successo nella serie
"asfalto" ed una quarta piazza tra gli esponenti del Campionato
Italiano Rally che ha proiettato Rudy Michelini in una posizione decisamente di
vertice.
Se Michelini e Perna hanno scalato bene la vetta del tricolore, non da meno è stata la performance di Zelindo Melegari e Corrado Bonato, che hanno avviato la loro avventura continentale pure loro salendo sul primo gradino del podio in ERC-2, il Gruppo N. Al via con la Subaru Impreza Sti della GB Motors Racing, Melegari ha trascorso una prima tappa “di studio” in quanto non correva da quasi un anno (ultima gara il Barum Rally -Rep. Ceka - di agosto 2019, concluso anzitempo per incidente), cercando di interpretare al meglio le indicazioni date dalla vettura “delle pleiadi” in un percorso molto veloce e tecnico. Ha finito il primo giorno al comando e nel secondo ha cercato di capitalizzare l’esperienza per migliorare certamente le sensazioni e chiudere dunque il ritorno agonistico nel modo più esaltante possibile, con la leadership in categoria “produzione” (ERC-2), prima di affrontare le altre tre gare in programma a partire dalla Lettonia il 14-16 agosto, poi Azzorre (17-19 settembre) e Cipro (16-18 ottobre), tutti appuntamenti su fondo sterrato.
Bicchiere mezzo pieno, invece, per Umberto Scandola e Guido D'Amore, con la i20 R5 dello Hyundai Rally Team Italia gommata Michelin. Una prima giornata da dimenticare, con il ritiro per noie al cambio ed una seconda assai positiva, con la terza posizione finale acquisita, segno che per l’equipaggio scaligero-ligure quando tutti gli equilibri sono al loro posto e soprattutto la fortuna li assiste, la loro firma la mettono in modo marcato.
Era grande attesa anche per il
giovane siciliano Marco Pollara, in
coppia con Maurizio Messina.
Iscritti con la Ford Fiesta Rally 4,
era scontato dire che puntavano al risultato massimo possibile tra le due ruote
motrici e stavano per riuscirci, se non che problemi meccanici li hanno fermati
ad un passo dal trionfo in gara-1 quando erano al comando. La riscossa è poi
arrivata il secondo giorno di gara andando a centrare una vittoria sicura c0on
oltre 30” sul secondo arrivato di categoria.
In gara a Roma anche Scattolon-Nobili, Skoda Fabia R5. Protagonisti, certamnte, ma anche e soprattutto
sfortunati, essendosi dovuti fermare al termine del primo giorno a causa di un
principio d’incendio alla vettura,
quando erano in seconda posizione assoluta, conferma di un elevato livello
e soprattutto di poter puntare in alto nello scenario nazionale assoluto. Il
ritiro, che lascia davvero l’amaro in bocca, è avvenuto dopo l’ultima prova in
programma, mentre l’ex Campione italiano Junior si stava portando all’arrivo.
Oltre al “RomaCapitale” Movisport era
presente al contemporaneo 42° Rally di
Pico, gara che apriva la settima zona della Coppa Italia. Il vessillo
reggiano è stato portato alto da Carmine
Tribuzio e Gianni Stracqualursi su una Skoda Fabia R5 della Erreffe Rally
Team ed anche in questo caso si è stati protagonisti di primo piano, con un notevole
secondo posto assoluto, che
confermato il pilota tra i migliori esponenti del centro Italia.
Nella foto: Melegari (foto Zini)
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