domenica 29 luglio 2018

Al Rally Alto Appennino Bolognese “moderno” successo-bis per Roberto Vellani (Peugeot 208 R5)


Le sfide, iniziate ieri pomeriggio, hanno prodotto uno spettacolo di grande fascino e tanto agonismo.

Il resto del podio a Brusori (Peugeot 208 R5) ed al còrso Alerini (Ford Fiesta R5)

Notevole la prestazione del pisano Rovatti (Renault Clio S1600), quarto assoluto, primo delle due ruote motrici.


Gaggio Montano (Bologna), 29 luglio 2018  Due giorni di sfide altamente adrenaliniche e ricche di contenuti tecnico-sportivi di spessore, il Rally Alto Appennino Bolognese “moderno”, quello che ha segnato la trentesima edizione, vinta oggi dal reggiano Roberto Vellani, in coppia con l’esperto toscano di Lucca David Castiglioni, a bordo di una Peugeot 208 T16 R5.


La gara, partita ieri pomeriggio da Gaggio Montano, rilevando il testimonio dalla parte “historic” che invece ha salutato la bandiera a scacchi a Castiglione dei Pepoli, si è decisa nel finale, una doppia occasione di prove dove Vellani ha saputo colmare con freddezza il non ampio solco che Simone Brusori (Peugeot 208 T16 R5), forte driver locale (vincitore lo scorso anno del rally RAAB storico) aveva saputo scavare con l’ultima “piesse” di ieri notte.


Una gara estremamente tirata e spettacolare, quella condotta da Vellani, che ha concesso il bis di allori (dopo quello dello scorso anno) come anche quella portata in fondo da Brusori (affiancato da Carrugi), pilota di livello che corre purtroppo poco, con tutte le difficoltà che vi possono essere nel guidare vetture di vertice molto professionali.
Arrivati alla soglia dell’ultima “chrono” divisi da soli 1”9 con Brusori davanti, è stata l’ultima prova speciale di “Bombiana”, a favorire il pilota di Quattro Castella che ha staccato il rivale di 6” finendo vincitore con 4”1.

Alle spalle del duo Peugeot ha concluso con grande merito, a soli  il còrso Paul Alerini, alla sua seconda esperienza al RAAB, meritevole di elogio perché, con la Ford Fiesta R5, è sempre riuscito a rimanere nella scia dell’attico della classifica senza troppo soffrire (8”2 il divario finale dal vincitore), segno anche in questo caso in un alto livello, affiancato da Tony Barichella.


Come di alto livello è stata la prestazione fornita dal pisano Michele Rovatti, con una Renault Clio S1600, Affiancato dalla porrettana Valentina Catone, il pilota toscano - non nuovo a performance esaltanti con vetture “piccole” - si è immediatamente inserito nei quartieri alti della classifica senza difficoltà, duellando costantemente con altri esponenti di vetture a trazione integrale e di categoria superiore. Oltre ad aver finito ai piedi del podio, Rovatti è stato il più veloce tra le vetture a “due ruote motrici”, completando quindi quella che è una prestazione decisamente cristallina.

Completa la top five il siciliano Luigi Bruccoleri, già visto in forma sulle strade dell’appennino bolognese la scorsa edizione. Stavolta era al debutto con la Skoda Fabia R5, con la quale ha soprattutto cercato il miglior feeling, con alle note Ilaria Rapisarda e la seconda parte di gara li ha visti andare all’attacco di Rovatti, pur con quest’ultimo che ha saputo tener testa sino alla bandiera a scacchi.

Sesta posizione finale per l’altro reggiano Marco Belli, con Albertini al fianco, debuttante con una Skoda Fabia R5, con la quale hanno trascorso tutto l’arco della gara a trovare il miglior dialogo possibile con la vettura boema. Settimo assoluto ha chiuso il gentleman Franco Rossi (Hyundai i 20 R5), assecondato dal blasonato Flavio Zanella, ottavo un altro gentleman, il milanese Elio Minetti (Ford Fiesta), rientrato alle competizioni dopo dieci anni (ed al debutto con una vettura di categoria R5), coadiuvato da Nicoli.

La top ten è stata poi chiusa con ampio merito da Amedeo Venturi, pilota locale di Baigno, e da Leonardo Lorallini, bolognese anche lui, entrambi  alla loro prima uscita con una Peugeot 208 R2.

La gara “Historic”, conclusa ieri, ha visto un podio intero dominato dal marchio Porsche, con la vittoria andata al bresciano Oreste Pasetto, in coppia con Carlo Salvo, davanti ad Agostino Iccolti e Giulia Zanchetta e terzi Muccioli-Zumelli. Anche la gara di regolarità sport è stata appannaggio di una coupé di Stoccarda, quella dei bolognesi Argenti-Amorosa, con 46 penalità, davanti a Marani-Sartorrio (Porsche 911-48 penalità), mentre il terzo assoluto è stato conquistato dai bresciani Seneci-Ciatti (Opel Kadett GT/E-56 penalità).

Questa edizione dei 42 anni del Rally Alto Appennino Bolognese “historic”, ma anche la trentesima del “moderno” ha riscosso un notevole successo tra i partecipanti (130 iscritti), tutti rimasti estremamente soddisfatti sia dell’accoglienza che del percorso che si sono trovati ad affrontare, degne cornici di una tradizione unica nei rallies nazionali. Importante e significativa anche la ricaduta di immagine ed economica per l’indotto turistico-ricettivo: quest’ultimo week-end di luglio ha infatti segnato un notevole afflusso di turismo emozionale, generato appunto dal doppio evento motoristico e dalle sensazioni che il motorsport riesce ad infondere insieme ai luoghi che attraversa.

(foto RallyStage/Alessandro Guidi)

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UFFICIO STAMPA

Movisport vola a Madeira: Giandomenico Basso in cerca del quinto alloro


Il pilota trevigiano, dopo la strepitosa prestazione di Roma torna nella serie Tour European Rally Series dopo due mesi dalla gara di Antibes cercando un a conferma in testa alla classifica del campionato.

Affiancato da Lorenzo Granai, avrà di nuovo a disposizione una Hyundai i 20 R5,
con la quale insegue la cinquina di successi .


Reggio Emilia, 29 luglio 2018

Movisport e Giandomenico Basso, dopo la grande prestazione di Roma, sfociata con una secondo posto assoluto di grande effetto,  tornano all’argomento del Tour European Rally Series (TER), il fine settimana prossimo, presentandosi allo start del Rally Vinho da Madeira, quarta prova delle sei che compongono la serie.

 Basso e Granai in azione

Una gara, quella dell’isola portoghese dell’Atlantico, che Basso ha già disputato in sette edizioni vincendone ben quattro, quindi sempre con grande soddisfazione e sensazioni forti.

Basso riparte dal terzo posto ottenuto lo scorso maggio al 23. Rally d’Antibes-Cŏte d’Azur, con il quale ha compiuto il primo e sensibile allungo in testa alla classifica del TER.  Affiancato da Lorenzo Granai, avrà di nuovo a disposizione una Hyundai i20 R5 con la quale cercherà in prima battuta di consolidarsi al comando, un impegno non facile, vista la qualificata concorrenza che si troverà ad affrontare, costituita soprattutto di piloti locali.

Due le tappe previste per la gara madeirense, con 19 Prove Speciali.

Basso e Granai comandano la classifica del TER con 52 punti, al secondo posto si trovano i belgi Joachim Wagemans con 34 e Sebastien Bedoret con 22.

                                                                                                                                                                           





sabato 28 luglio 2018

A Pasetto-Salvo (Porsche 911) il XLII R.A.A.B. Historic


Le sfide iniziate ieri sera hanno prodotto uno spettacolo di grande fascino e tanto agonismo.
Da oggi il via alla parte “moderna”, con attese sfide adrenaliniche fino al pomeriggio di domani.


Castiglione dei Pepoli (Bologna), 28 luglio 2018  Sono il bresciano Oreste Pasetto, in coppia con Carlo Salvo, al volante di una Porsche 911,  i vincitori del XLII R.A.A.B. Historic, corso tra la serata di ieri ed oggi sulla lunghezza di nove prove speciali, con quartier generale a Castiglione dei Pepoli.

La gara di Pasetto e Salvo è stata una continua leadership, iniziata con le prime battute di gara e proseguita senza troppe difficoltà per tutto l’arco della gara, controllando la situazione e d anche contenendo i ripetuti attacchi della concorrenza.

Una gran bella gara - ha detto Pasetto all’arrivo -  prove molto tecniche e selettive, complimenti agli organizzatori, ed avversari di alto livello. Non è stata una passeggiata, vincere in questa gara di grande tradizione è un’emozione indescrivibile!”


Gara dunque lucida ed efficace per i vincitori (che hanno fatto loro la vittoria nel secondo raggruppamento), e notevole anche il secondo posto acquisito da Agostino Iccolti e Giulia Zanchetta, pure loro con una Porsche 911, rallentati nella fase centrale del confronto dalla rottura di un ammortizzatore, ma comunque autori di una progressione di valore finita al meglio con “l’argento” sotto la bandiera a scacchi.

Terza piazza di forza conquistata dall’inossidabile sammarinese Graziano Muccioli, in coppia con Luisa Zumelli, anche loro con una Porsche 911 Carrera RS. Dopo un avvio in sordina, soffrendo le prove in notturna, Muccioli dalla mattina odierna ha operato una grande rimonta confermandosi ai vertici ed incamerando un “bronzo” che parla chiaro sul valore della prestazione complessiva.

Come di valore è stata la quarta posizione finale acquisita dal modenese Gabriele Rossi, in coppia con Fabrizio Handel su una spettacolare Ford Sierra Cosworth. Al rientro dopo dieci anni di pausa, Rossi ha cercato soprattutto di riprendere in mano ed a mente gli equilibri del correre in macchina, e mano a mano che passavano gli impegni cronometrati ha preso consapevolezza di essere parte integrante della lotta di vertice andandosi anche a conquistare un meritato alloro nel quarto raggruppamento.

Dai vertici sono mancati Gilberto e Massimiliano Simonetti, traditi dalla loro Opel Kadett GT/E dopo la quinta prova per una rottura meccanica quando occupavano una notevole quinta posizione assoluta e sicuramente d’effetto è stata anche la prestazione complessiva dell’altro bresciano Pedretti, con Cirillo alle note su una spettacolare BMW M3, secondi nel quarto raggruppamento.

Il terzo raggruppamento è andato in mano al veloce e spettacolare Raffaele Scalabrin, in coppia con Enrico Fantinato, vincitori anche di quella che era la penultima prova (prima del doppio incontro dell’Elba a metà settembre) del Trofeo A112 Abarth. E’ loro anche un’esaltante sesta posizione assoluta finale, mentre il secondo del trofeo della mitica vettura “scuola” di tanti piloti, è andato a Filippo Fiora, affiancato da Carola Beretta. Nel monomarca, sfortuna per Luigi Battistel, sino ad ora leader della classifica, fermatosi stamane per rottura di un semiasse.
Tornando al terzo raggruppamento, seconda posizione, settimi assoluti per gli spettacolari Tonelli-Tonelli con la Ford Escort RS 2000, vanti a “Raffa”-Signorini (Fiat 131 Abarth).


La gara di regolarità sport è stata appannaggio dei bolognesi Argenti-Amorosa (Porsche 911), con 46 penalità, davanti a Marani-Sartorrio (Porsche 911) a 48 penalità, mentre il terzo assoluto è stato conquistato dai bresciani Seneci-Ciatti (Opel Kadett GT/E) con 56 penalità.

Questa edizione dei 42 anni del Rally Alto Appennino Bolognese ha riscosso un notevole successo tra i partecipanti, tutti rimasti estremamente soddisfatti sia dell’accoglienza che del percorso che si sono trovati ad affrontare, degne cornici di una tradizione unica nei rallies nazionali.

Tutto pronto anche per le “moderne”, che avvieranno le sfide oggi dalle ore 18,30 partendo da Gaggio Montano con 35 verificati, per disputare le prime sei prove speciali, anche di queste quattro con l’oscurità, per poi riprendere domani con altre quattro. Le prove speciali, in totale, saranno quindi dieci, per una distanza competitiva di 76,900 chilometri, sul totale che ne misura 243,140.

Tutte le informazioni inerenti le gare sia sul sito del comitato organizzatore, www.prosevent.com, sia su quello specifico delle manifestazioni, www.raabevent.com.

Nella foto, il podio assoluto della gara “Historic” (by MGT comunicazione)

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