Ritmo alto e grande spettacolo per la terza prova del “tricolore WRC”, disputato oggi con le nove “piesse” della gara albese, che ha elevato il driver pordenonese, finito davanti al comasco Corrado Fontana ed al giovane irlandese McErlean, per un podio tutto marchiato Hyundai.
Anche la sfida “plus”, è andata alla Casa sudcoreana, con il successo del giovane svedese Oliver Solberg davanti all’ex Campione del Mondo Ött Tanak, attardato da una foratura quando si avviava a vincere.
Grande successo per l’imponente “diretta” tv e streaming, grazie all’impegno di Aci Sport e la sua struttura, con un forte contributo dato dall’organizzazione.
Un lavoro che ha contribuito a valorizzare il territorio Langhe-Monferrato-Roero, patrimonio Unesco.
ALBA (Cuneo), 13 giugno 2021
Un podio tutto firmato Hyundai, quello del 15° Rally di Alba, terza prova del Campionato Italiano WRC 2021 (CIWRC), svolto oggi con 9 prove speciali che hanno toccato molti dei luoghi suggestivi del territorio Langhe-Monferrato-Roero, patrimonio Unesco diventando di esso, la gara, un vero e proprio promoter a livello internazionale. Luoghi suggestivi che hanno certamente ispirato il vincitore, il friulano Luca Rossetti, in coppia con Fenoli su una i20 ufficiale italiana.
Sino a quel momento era stato dualismo, tra i due, peraltro assai scintillante sul filo dei decimi di secondo e da quando il bresciano si è attardato, Rossetti ha cercato di allungare sulla concorrenza riuscendo a non farsi intimorire da diversi che si facevano sotto, primo fra tutti il comasco Corrado Fontana, finito poi secondo con soli 4”6 di passivo, posizione con la quale ha operato il riscatto da un avvio di campionato decisamente da dimenticare, a zero punti. Fontana è stato il vero mattatore della fase centrale e finale di gara, andando spesso a firmare il miglior tempo su quattro diverse prove.
Terzo gradino del podio appannaggio per la vera sorpresa del Rally di Alba, il 22enne irlandese Josh McErlean, in coppia con Williams, anche loro sulla i20. Una gara di carattere, per il giovane, che sin dal primo via ha capitalizzato l’esperienza maturata durante l’edizione 2020 e si è portato ai vertici della classifica con una certa disinvoltura, lottando ad armi pari con “colleghi” sicuramente più esperti di lui delle insidie “piesse” italiane su asfalto.
Quarta piazza per il piacentino Andrea Carella, in coppia con De Guio (Skoda Fabia R5), il quale oltre a riscattare la sfortuna dello scorso anno, con questa prestazione rivelatasi estremamente decisa, ha preso la testa del Campionato Italiano WRC. La top five è stata completata dall’aostano Elwis Chentre, Skoda Fabia R5 anche per lui, condivisa con Fulvio Florean.
Si sono fatti trovare pronti all’appuntamento valido per la Coppa Rally di Zona, rimanendo costantemente nella mischia del “tricolore” e dietro di loro hanno finito Testa-Inglesi (sesti nella generale, con una Skoda Fabia), che hanno interpretato le insidie del percorso con cautela, dovendo anche completare il feeling con la vettura.
La settima piazza finale è stata per Andriolo-Menegon (Skoda Fabia), con una prestazione condizionata da alcuni errori ed anche da dover trovare il miglior feeling con il set-up e la strada. Ottavo è giunto Luca Cantamessa, con Lisa Bollito alle note. L’astigiano, con la VolksWagen Polo R5 ha corso con la sua solita grinta sopperendo al fatto che doveva ritrovare ritmo dato che non corre più con assiduità, finendo la gara comunque con soddisfazione avendo sentito sensazioni giuste.
La top ten è stata completata da Jacopo Araldo e Araspi e dal tedesco Von Turn Und Taxis (Skoda per entrambi), con i primi rallentati da una foratura nelle prime battute di gara e questi ultimi, che hanno preso la decima posizione sorpassando in “zona Cesarini” Gagliasso-Beltramo (Skoda), coronamento di una bella progressione dalla quindindicesima posizione di avvio.
Sfortuna per diversi tra coloro che hanno mire “tricolori”, a partire da Alessandro Gino-Daniele Michi (Skoda Fabia), subito attardati da problemi all’impianto frenante per la cui causa hanno mancato la top ten, per proseguire con lo spezzino Claudio Arzà (Citroen C3 R5, stavolta in coppia con Mometti, fermato dopo quattro prove dalla trasmissione) ed anche per il reggiano Ivan Ferrarotti (Skoda), affiancato da Grimaldi, pesantemente attardati anche loro da una foratura durante la settima prova.
AL GIOVANE SOLBERG LA SFIDA “PLUS”
La gara “Plus”, riservata alle vetture “top car” protagoniste del mondiale rally, ha confermato l’apoteosi Hyundai. Riproposta anche in questa edizione della gara con la presenza di due equipaggi ufficiali di Hyundai Motorsport, la sfida è stata vinta dal giovanissimo svedese (20 anni) figlio d’arte Oliver Solberg, con la i20, al debutto con tale tipo di vettura, davanti all’estone Ött Tanak.
Valido anche per la Coppa Rally di Zona Oltre che per i trofei Renault e Suzuki, Michelin zone rally Cup e R1 Italian Trophy, con ben 189 iscritti ed altrettanti verificati, il rally è stato avvalorato dall’avere al via ben 10 diverse nazionalità, un nuovo record registrato da Cinzano Rally Team, che per la propria gara immagina e auspica traguardi importanti.
UN GRANDE IMPEGNO “LIVE” AL SERVIZIO DELLO SPORT E DEL TERRITORIO
La giornata calda sul territorio Langhe-Monferrato-Roero è stata altrettanto appassionante sia in tv che sul web. Aci Sport TV, con il supporto dell’organizzatore, ha ampliato il più possibile la programmazione televisiva per offrire la massima visibilità alla gara. Il Rally Alba è stato visibile in chiaro per circa 15 ore di trasmissioni in diretta, con diversi collegamenti dai punti di maggior interesse della competizione. Shakedown, partenza, arrivo e prove speciali sono stati tutti apprezzati su Aci Sport TV, un grande incentivo per comunicare i luoghi del rally e le loro bellezze e particolarità.
www.rallyalba.it/
I CANALI SOCIALI DEL RALLY DI ALBA:
Facebook: @rallyalba
Instagram: @rallyalba_official
CLASSIFICHE COMPLETE: urly.it/3dj0f
Foto free press: Rossetti, Fontana, McErlean e Solberg (foto Luca Riva)
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