13° Rally Città di Arezzo-Crete Senesi e Valtiberina:
i vincitori sono Marchioro-Marchetti (Skoda Fabia R5)
e Romagna-Lamonato (Lancia Delta 16V)
Grande
spettacolo ed agonismo nei due giorni di gara tra Arezzo e Siena, su percorsi
di ispirazione “mondiale”: Entrambi i successi scaturiti dalle prime due prove
speciali sulle crete senesi di ieri.
Grande
afflusso di pubblico, attratto dai “nomi” e dalle location proposte da Valtiberina
Motorsport per questa gara oramai riferimento importante per le competizioni
sterrate nazionali.
Arezzo, 17 marzo 2019 – Si è concluso oggi pomeriggio, in Piazza
Sant’Agostino di Arezzo il 13° Rally
Città di Arezzo-Crete Senesi e Valtiberina, prima prova del Trofeo Terra rally
storici, il nuovo Campionato tricolore riservato alle vetture di un tempo,
anche penultima prova del Challenge
Raceday Rally Terra.
La gara, organizzata da Valtiberina Motorsport, è stata un dominio veneto: la parte “historic” è stata vinta dal trevigiano Simone Romagna, in coppia con Lamonato, su una Lancia Delta integrale,
la parte “moderna” è stata invece
appannaggio dei padovani Nicolò Marchioro
e Marco Marchetti, con la Skoda Fabia R5, i quali hanno concesso il bis
dopo il successo dello scorso anno.
Marchioro-Marchetti (Raceemotion)
Un trionfo concreto, quello di Romagna, che
aveva preso in consegna il gruppo “storico” già dalla seconda prova speciale di
ieri, il secondo passaggio sulla celebre “Monte
Sante Marie”, nelle crete senesi, approfittando del ritiro (uscita di
strada) del giovane Alberto Battistolli, su una vettura analoga. Romagna, primo
anche del 4. Raggruppamento, ha inflitto un pesante passivo al secondo equipaggio
transitato sotto la bandiera a scacchi, i meritevoli Sipz-Bregoli e la loro affascinante
Lancia Rally 037, pur sempre condizionati da problemi di assetto.
Romagna-Lamonato (Altero Lazzerini)
Terzi, ed anche vincitori del Secondo Raggruppamento,
hanno finito i sammarinesi Cesarini-Gabrielli e la loro Ford Escort 1600 mentre
la sfortuna ha certamente condizionato il risultato finale di Guggiari-Sordelli (Ford Escort MkII), rallentati dalla rottura di una
balestra posteriore nelle prime battute della seconda giornata, per la cui
causa hanno perso il contatto di vertice dopo un avvio in grande stile, finendo
solo settimi.
Sino all'epilogo, la terza piazza era stata per i trentini Tiziano e Francesca Nerobutto, padre e figlia, con una Opel Kadett GT/E, sempre concreti ed ai vertici, arrivati trafelati all’arrivo con la macchina che stava per abbandonarli con problemi di motore e poi esclusi dalla classifica dopo l'arrivo per decisione dei Commissari Sportivi a causa dell'aver effettuato assistenza vietata in zona a regime di parco chiuso.
Sino all'epilogo, la terza piazza era stata per i trentini Tiziano e Francesca Nerobutto, padre e figlia, con una Opel Kadett GT/E, sempre concreti ed ai vertici, arrivati trafelati all’arrivo con la macchina che stava per abbandonarli con problemi di motore e poi esclusi dalla classifica dopo l'arrivo per decisione dei Commissari Sportivi a causa dell'aver effettuato assistenza vietata in zona a regime di parco chiuso.
Si è segnalata invece la performance dell’umbro
Giorgio Sisani, in coppia con Pollini, su una A112 Abarth, ottavi nella
generale, con tanto spettacolo offerto nella prima giornata dove erano addirittura
quinti assoluti, poi rallentati dai tratti di salita odierni, dove la loro
vettura ha evidentemente sofferto il debito di potenza.
La gara
“moderna” è andata al padovano Nicolò Marchioro, in coppia con Marchetti,
su una Skoda Fabia R5. I neo portacolori della scuderia Etruria hanno concesso
il bis con una prestazione concreta, finendo con ampio margine sul trevigiano
Giacomo Costenaro, affiancato da Bardini. I due hanno portato al debutto
italiano su sterrato la nuova Citroen C3 R5 ed hanno trascorso tutta la gara a
cercare di trovare il miglior feeling con la vettura del “doppio chevron”.
Peraltro, Marchioro si è aggiudicato anche il terzo trofeo “Pucci Grossi”, istituito da Valtiberina Motorsport in ricordo dell’indimenticato Campione riminese scomparso prematuramente tre anni fa e destinato per gli “under 28”.
Peraltro, Marchioro si è aggiudicato anche il terzo trofeo “Pucci Grossi”, istituito da Valtiberina Motorsport in ricordo dell’indimenticato Campione riminese scomparso prematuramente tre anni fa e destinato per gli “under 28”.
Terza piazza finale, con un attacco deciso oggi
per l’umbro Francesco Fanari e la sua Skoda Fabia R5, affiancato da Stefanelli,
Dopo l’errata scelta di gomme delle prime due “piesse”, oggi il pilota
folignate ha trovato la quadra per correre al meglio, riuscendo a siglare anche
riscontri cronometrici di alto profilo, con i quali ha saputo piegare la
resistenza dell’altro Marchioro in gara, Christian, il fratello del leader, con
Silvia Dall’Olmo alle note, alla loro prima esperienza con una Fabia R5. Bravi
comunque a interpretare questa gara che ha guardato in faccia tutti gli
equipaggi.
Più distanziati i diversi altri dati “papabili”
per la vittoria. Quinta posizione finale per l’ex Campione Italiano Piero Longhi
(Skoda Fabia R5) con una prestazione in progressione e sesto ha finito il
veneto Tullio Versace, anche lui con una Fabia, che ha avuto il brivido di una
foratura durante l’ottava prova. Il vicentino Andrea Smiderle, leader della
serie Raceday, è rimasto attardato durante la prima prova speciale per alcuni
errori e nel prosieguo di gara è stato assillato da diverse altre problematiche
che non lo hanno mai fatto gravitare nei posti al sole della classifica.
Tra i “nomi” illustri out il romagnolo
Bentivogli (Subaru Impreza), per rottura della trasmissione nella PS1, mentre
il gruppo N è stato appannaggio del Veronese Riccardo Rigo e la sua Mitsubishi
Lancer Evo IX e tra le “due ruote motrici, il successo ha arriso al pordenonese
Alessandro Uliana, con la Ford Fiesta R2. Belle
anche le prestazioni di La Ferla con la piccola Peugeot 106, autore di
riscontri cronometrici di livello superiore.
CLASSIFICA
ASSOLUTA RALLY MODERNO (podio): 1. Marchioro-Marchetti (Skoda Fabia R5) in 57'52.6; 2. Costenaro-Bardini (Citroen C3 R5) a 43.8;
3. Fanari-Stefanelli (Skoda Fabia R5) a 49”2.
CLASSIFICA
ASSOLUTA RALLY STORICO (podio): 1. Romagna-Lamonato (Lancia Delta 16V) in 57'55.1; 2. Sipsz-Bregoli (Lancia 037 Rally) a
4'43.3; 3. Cesarini-Gabrielli (Ford Escort RS 1600) a 6'05.4.
CLASSIFICHE COMPLETE: https://bit.ly/2TQO6fM
FOTO: MARCHIORO-MARCHETTI (FOTO RACEEMOTION)
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