In programma
dal 20 al 22 marzo 2020, la gara ripropone due scenari distinti, tra le crete
senesi e l’aretino,
confermando validità
internazionali e tricolori, con la
novità del coinvolgimento della città di Siena.
E’ stato approntato
un percorso da 10 Prove Speciali per circa 100 km competitivi da “grandi firme”.
Insieme alle
tante validità nazionali ed internazionali anche un “rally green” internazionale
per auto a energia alternativa.
28 gennaio 2020
L’appuntamento,
gli appassionati, gli addetti ai lavori ed anche già tanti piloti lo hanno
segnato ben marcato in agenda, il 20,21
e 22 marzo. E’ la data del 14° Rally
Città di Arezzo-Crete Senesi e Valtiberina, una delle gare su fondo
sterrato più amate in Italia, che in poco più di un decennio ha saputo arrivare
ai vertici nazionali e da quest’anno apre ad un respiro internazionale, una
grande opportunità a livello di immagine per i territori aretino e senese, che
l’evento andrà ad attraversare.
Tanta attesa,
tanta aspettativa, per la gara organizzata da Valtiberina Motorsport, che
quest’anno ha visto la propria creazione investita di un vessillo
internazionale, quello dell’essere prima
prova del TOUR EUROPEAN RALLY, un triplo appuntamento in quanto prevede il
rally moderno, quello storico e la novità della competizione per le Energie
Alternative.
Il Campionato di gare tra quelle che nel “vecchio continente” tra le più ricche di storia, tra le più abbracciate da bellezze del territorio e tra le più ambite dai piloti, sarà l’attrattiva principale, ma non da meno lo saranno le altre tante validità nazionali: la gara, infatti, sarà il gran finale del CHALLENGE RACEDAY RALLY TERRA, la titolazione a cui la gara è molto affezionata ed a cui deve molto della sua crescita e notorietà, ed inoltre vi sarà l’orgoglio del blasone tricolore, essendo stata designata come seconda prova del CAMPIONATO ITALIANO RALLY TERRA AUTOSTORICHE.
Il Campionato di gare tra quelle che nel “vecchio continente” tra le più ricche di storia, tra le più abbracciate da bellezze del territorio e tra le più ambite dai piloti, sarà l’attrattiva principale, ma non da meno lo saranno le altre tante validità nazionali: la gara, infatti, sarà il gran finale del CHALLENGE RACEDAY RALLY TERRA, la titolazione a cui la gara è molto affezionata ed a cui deve molto della sua crescita e notorietà, ed inoltre vi sarà l’orgoglio del blasone tricolore, essendo stata designata come seconda prova del CAMPIONATO ITALIANO RALLY TERRA AUTOSTORICHE.
Ci sarà
una finestra aperta sul futuro e sul “green”, con l’iniziativa “Tuscany Green
Rally” a validità Europea ed Italiana, guardando così in
modo convinto all’ecosostenibilità applicata al
motorsport, con una iniziativa destinata sicuramente a fare traccia. E
proprio con questa particolarità si apre l’argomento importante del prestigioso
coinvolgimento della città di Siena
nell’evento, iniziativa per la quale si stanno ultimando i dettagli con
l’Amministrazione Comunale.
Un grande lavoro, dunque, da parte dell’organizzazione,
avviato praticamente l’indomani dell’edizione dello scorso marzo,
congiuntamente con le istituzioni, le quali tutte hanno riconosciuto la grande
valenza dell’evento come un media importante per far conoscere il territorio.
Sotto il profilo puramente sportivo, in questi ultimi tempi, con i quali si
sono saputi diversi dettagli in più sull’edizione 2020, si è registrato un notevole fermento ed un grande interesse
soprattutto a livello internazionale, con molte richieste di informazioni
arrivate, con l’interesse a partecipare.
Il fermento dei tanti interessati a partecipare è presto
detto, come motivazione: 10 Prove Speciali sugli sterrati del Mondiale
“degli anni ruggenti”, 2 prove da ripetere negli scenari delle Crete Senesi e 2 prove da ripetere nelle terre d'Arezzo. Ed ancora: 1 Power Stage da 11.35 chilometri, il tutto per circa 100 di sfide contro il cronometro.
L’evento da
sempre guarda al territorio ed alla sua promozione e già con l’edizione 2019 ha
amplificato questa sua aspirazione allargando i propri orizzonti dalla VALTIBERINA
verso le CRETE SENESI. Arezzo (confermata quartier
generale dell’evento), Asciano e Anghiari e la prestigiosa new entry di
Siena saranno protagoniste di prima scena.
Modificata in ampia parte la logistica: si parte dal chilometraggio competitivo, circa 100 chilometri distribuiti in 10 prove speciali spalmate in due giorni. Si è scelta questa opzione di lunghezza di “piesse” per andare incontro alle esigenze di tutti i partecipanti, dalle “moderne” alle “storiche”, da chi vuole correre la gara “internazionale” valevole per il Tour European Rally a chi ha le sole mire per la serie Raceday o per il Campionato italiano Autostoriche, con altresì un attrazione per chi semplicemente ha “voglia di terra” ed utilizzerà la gara Toscana come storicamente accaduto quale evento test per l’inizio di altri Campionati.
Sabato 21 marzo sono in programma quattro prove
speciali (due da ripetere), ovviamente in zona senese, ricavate dalla
tradizione degli sterrati magici e mondiali, domenica 22 marzo sarà invece più lunga con sei impegni
cronometrati, anche in questo caso appartenenti alla tradizione mondiale, tra
Arezzo e la Valtiberina.
Partenza ad Asciano ed arrivo ad
Arezzo in Centro, disegnato in altra area rispetto al recente
passato anche il Parco di Assistenza, previsto alle porte di Arezzo, in
località “La Carbonaia”, sulla
direttrice che dal casello autostradale (uscita A1 di Arezzo) porta verso la
città. La decisione è stata necessaria per evitare la concomitanza con
l’incontro di calcio previsto allo stadio nello stesso week-end.
L’edizione
passata, a marzo, venne vinta da Marchioro-Marchetti con la Skoda Fabia
R5, mentre la gara storica fu appannaggio di Romagna-Lamonato, con una
Lancia Delta 16V.
FOTO LORENZO MARTINCICH/PRO ONE MEDIA
VALTIBERINA
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