COMUNICATO STAMPA
Annullata l’edizione 2020
del Rally del Friuli Venezia Giulia-Alpi
Orientali Historic.
Appuntamento nel 2021
Valutata l'evoluzione dell'emergenza
sanitaria legata alla pandemia da Covid 19 e le non facili condizioni per la
ripresa degli eventi sportivi, la Scuderia Friuli ACU ha ritenuto di non poter
far svolgere la manifestazione nell'anno in corso.
L'appuntamento sarà riproposto nel 2021 con
le stesse validità.
UDINE, 01 giugno
2020 - La
Scuderia Friuli ACU comunica che ha deciso
di rinviare di un anno la disputa della 56esima
edizione del Rally del Friuli Venezia-25° Rally Alpi Orientali Historic prevista
per il 29 e 30 agosto, la quale quest’anno
avrebbe dovuto ospitare i protagonisti del Campionato Italiano WRC
oltre a quelli del “tricolore” per vetture storiche della Mitropa Rally Cup e
della Central European Zone.
L’imprevedibile situazione venutasi a creare a
seguito della pandemia da Covid-19 oltre ad aver cambiato radicalmente lo
scenario nazionale e la vita quotidiana degli italiani ha ovviamente modificato
anche tutto l’apparato sportivo e la situazione avrebbe evidentemente
ridimensionato la competizione in molte delle sue caratteristiche.
L’organizzazione
ha cercato sino all’ultimo di provare ad accendere i motori della sfida, ma purtroppo
la realtà di molte e insormontabili difficoltà sorte, da quelle di carattere
tecnico a quelle legate anche alle prerogative sanitarie imposte a tutela della
salute, ha deciso che l’evento non sarà dunque organizzato quest’anno e nel
contempo è stata avanzata formale richiesta alla Direzione dello Sport
Automobilistico ACI Sport per l’inserimento a calendario nel
2021, con il mantenimento delle validità.
“E’ stata una decisione sofferta, quella di non
far svolgere il rally, come accaduto anche per la nostra cronoscalata di
Verzegnis – commenta Giorgio Croce, il patron dell’organizzazione - ma
purtroppo l’attuale situazione dovuta alla pandemia è ancora molto difficile da
interpretare rendendo particolarmente complessa la rivisitazione della gara in
molte delle sue sfaccettature. In questi mesi di pandemia siamo stati in
continuo contatto con le amministrazioni locali ed anche con i partner
vagliando varie soluzioni e devo dire che abbiamo avuto la più ampia
disponibilità.
Una decisione, la nostra, pensata e
ripensata, rimandata più volte tanta era la voglia di rimettere in strada la
gara anche con le limitazioni previste, indispensabili sicuramente, scaturite
dal lavoro di ACI Sport che si è adoperata per ripristinare gare e calendario
dei Rally e delle altre specialità motoristiche in questo difficile momento.
Nello stesso tempo ci pare
ineccepibile la nostra decisione. Il nostro appassionato lavoro che dura da
moltissimi anni coinvolge un vasto territorio
che da sempre ci accoglie a braccia aperte, che ci vuole bene e che lo
dimostra al passaggio dei piloti e durante la settimana delle ricognizioni,
anche i piloti hanno gradito la durezza della nostra gara, vedasi il numero
sempre notevole degli iscritti, le speciali impegnative che mettono a dura prova
la loro abilità e poi la storia
che l'Alpi Orientali si porta dietro da più di mezzo secolo, la presenza del
connubio con le auto storiche a sottolineare questo” trait d'union “ con un
prestigioso passato non possono esser ignorate.
Non ce la siamo sentita allestire una manifestazione con tre prove speciali e con si e no ottanta chilometri cronometrati, senza una vera partenza e soprattutto senza un arrivo nel centro storico di Udine tra una folla festante ed appassionata.
Il podio del 2019 (foto M. Bettiol)
La nostra gara è anche tutto questo, il veicolo turistico che genera verrebbe sicuramente svilito dalla situazione della pandemia, il pubblico, grande protagonista non potrebbe assieparsi sui curvoni del Trivio o della Bocchetta Sant'Antonio, perchè è anche per loro che noi lavoriamo per fornire uno spettacolo di livello atteso per un intero anno.
Non potevamo fornire un qualche cosa
di monco che forse non sarebbe stato capito, meglio rimandare il tutto al
prossimo anno che, vista la saggia decisione dell'ACI Sport, ci manterrà le due
validità di Campionato Italiano e quelle internazionale di FIA Cez e di Mitropa
Rally Cup.
Questo anno sabbatico ci permetterà di
studiare meglio il tutto, lo svolgersi della gara, eleminare qualche errorino
del passato e fornire ancora ai nostri affezionati sponsor un veicolo promozionale
e di comunicazione di elevato livello ed al nostro territorio un evento degno
di portare il nome del Friuli Venezia Giulia alla ribalta internazionale, frutto
del lavoro di un gruppo di appassionati volontari che oltre alla passione per
l'automobilismo sportivo vuole valorizzare la splendida terra in cui vivono.
La Scuderia
Friuli ACU esprime ampia soddisfazione con la Federazione per il notevole,
importante lavoro svolto al fine di creare un protocollo sanitario per la
ripresa delle attività motoristiche, ringrazia anche le Istituzioni del
territorio, i partner e gli sponsor che hanno comunque sostenuto il
progetto 2020 della gara rimanendo sempre al fianco dell’organizzazione e
ringrazia anche i tanti concorrenti che avevano espresso la volontà di
prendervi parte.
A tutti si dà appuntamento al 2021.
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