L’atto finale del Campionato Italiano Rally Terra, per il pilota umbro, affiancato da David Castiglioni, non ha portato fortuna, dovendosi ritirare per uscita di strada quando era in odore di podio.
Una doccia fredda, vista la esigua percentuale di ritiri del driver che non si fermava da ben cinque anni.
23 novembre 2020
Una vera e propria doccia fredda, per Francesco Fanari all’ultima occasione del Campionato Italiano su terra, il Rally Tuscan Rewind, a Montalcino, provincia di Siena, disputato sabato scorso.
Il pilota umbro, al volante della Skoda Fabia R5 del Team Step Five Motorsport, gommata Pirelli, affiancato dal toscano David Castiglioni ha alzato bandiera bianca dopo tre prove speciali a causa di un’uscita di strada quando gravitava sul podio del “Campionato Terra”.
Gli “sterrati d’autore” della gara senese, che tanto lo hanno sempre ispirato, stavolta per Fanari sono stati un trabocchetto da quale non è uscito indenne, soprattutto la rottura del radiatore acqua alla Fabia non ha consentito di proseguire la competizione. Una competizione iniziata con cautela sul viscido della prima prova e poi proseguito in crescendo sino ad occupare la quarta posizione. Conferma che le sensazioni già “sentite” forti a fine settembre al Rally Adriatico potevano avere prosecuzione per terminare il Campionato in una piazza da alta classifica, avendo nel mirino la top five finale.
Una doccia fredda dalla doppia faccia, per Fanari: la prima quella per il ritiro dalla gara che poteva essere quella del pieno riscatto da una stagione disputata con tutte le difficoltà legate alla pandemia mentre la seconda è il fatto che il ritiro è arrivato dopo ben cinque anni dall’ultimo stop in corsa, risalente al 2015, quindi interrompendo una percentuale molto bassa – a livello nazionale - di ritiri in riferimento alle partenze effettuate, che è adesso al 28,2%. Un dato che identifica un pilota quindi redditizio ed affidabile.
“Non era l’esito che ci aspettavamo, per il “Tuscan” – commenta Francesco Fanari – perché eravamo partiti con il giusto metro per affrontare un impegno che sono sicuro ci avrebbe dato ampia soddisfazione. Avevamo avviato con cautela, poi preso il ritmo giusto, eravamo a ridosso del podio di una sfida punteggiata da grandi avversari, un risultato da primi cinque lo potevamo aspirare, le sensazioni erano davvero buone. Purtroppo un leggero errore di valutazione di un tratto di strada ci ha fatti finire fuori strada, può capitare. Magari non avrebbe dovuto sopraggiungere proprio qui, in una gara che per me è unica e che poteva risollevare una stagione dalla quale francamente avrei voluto di più. Mi dispiace per la squadra, che ci ha sempre messo a disposizione un mezzo affidabile e competitivo, mi dispiace anche per il mio copilota David, che ha avviato la collaborazione con me assai motivato ed anche per i partner che sinora mi hanno sostenuto. Si chiude il capitolo 2020 e si cerca di pensare al 2021, sperando che tutto quello che abbiamo intorno e che ci condiziona la vita quotidiana sparisca presto”.
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FOTO BETTIOL
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