Una classifica di
Campionato Italiano corta cerca conferme sulle strade
friulane, che tornano
nella massima serie dopo due stagioni di assenza.
Il percorso rivisitato
soprattutto nella prima giornata di sfide,
con Città Fiera a
Martignacco ancora cuore pulsante dell’evento.
Udine, 10 agosto 2019
Cresce
sempre di più l’attesa per sentire il rombo dei motori al 55° Rally del
Friuli Venezia Giulia-24° Rally Alpi Orientali Historic, il classico
doppio appuntamento rallistico organizzato dalla Scuderia Friuli Acu, in
programma quest’anno venerdì 30 e sabato 31 agosto. Con le iscrizioni aperte (chiusura
fissata per venerdì 23 agosto), l’evento sta scaldando i motori ed in
questi giorni di ferie l’attenzione degli appassionati ed addetti ai lavori è
puntata ai varii motivi sportivi che la gara “tricolore” andrà a proporre.
La gara
sarà valida, tra le diverse titolazioni ufficiali che ha, quale sesta per il
Campionato Italiano Rally (CIR) del quale
torna a far parte
dopo due stagioni (2017 e 2018) trascorse, sempre “tricolori”, ma nella serie
riservata alle World Rally Car.
Proprio il
grande ritorno nella massima espressione nazionale di rallies è motivo di
attenzione generale, con una classifica corta ed incerta quando mancano, con
questa tre gare al termine. Non è quindi affrettato pensare la gara come
importante crocevia per la corsa al titolo come anche per la conquista delle
altre titolazioni che il CIR offre.
LA CLASSIFICA
CORTA PROMETTE SPETTACOLO E ADRENALINA
Comanda
la classifica, con 64,50 punti, Giandomenico
Basso, con la Skoda Fabia R5. Forte dell’ultima vibrante vittoria di Roma,
il trevigiano guarda adesso alle strade friulane per allungare sulla
concorrenza, quando mancano – con questa – tre gare alla fine della stagione,
di cui una su terra. Basso non “vede” le strade incastonate tra il Torre ed il
Natisone dal 2016, anno del suo secondo successo tricolore, oltre che
vittorioso in Friuli.
Ad
inseguirlo, in primis, il cesenate Simone
Campedelli, con la nuova Ford Fiesta R5. Ha uno scarto di 12,75 punti e se
Basso conta di allungare, il romagnolo conta invece di ridurre il gap, cercando
anche di prendere velocemente ritmo con la vettura nuova, con cui ha debuttato
a Roma a luglio.
A
18 punti dal leader, terzo, c’è Luca
Rossetti, con la Citroen C3 R5 ufficiale. Una stagione un poco travagliata,
quella del pordenonese, per via del dover riprendere ritmo nel campionato
Italiano (da dove manca da 4 anni) ed anche per “vestirsi” la vettura del “doppio
chevron”. Sicuramente le strade “di casa” lo ispireranno, per colmare la lacuna
che ha, quella dell’essere, della triade di testa, l’unico a non aver firmato
quest’anno una vittoria assoluta, oltre a cercare pieno riscatto dal ritiro per
rottura all’ultimo appuntamento di Roma.
Fuori
dal podio, premono. A soli 6,25 punti da Rossetti c’è Andrea Crugnola. Il Varesino, vincitore della prima delle due gare del
Rally d’Italia sogna in grande, cioè di sfruttare al meglio le “piesse” udinesi
per creare scompiglio nell’attico della classifica e certamente sarà infuocata
anche la sfida del “tricolore asfalto”
(CIRA), dedicata ai privati, la cui classifica è appunto in mano a
Crugnola, con il toscano Rudy Michelini
(Skoda Fabia) , secondo, che cercherà il riscatto dal ritiro di Roma ed il
reggiano Antonio Rusce (Skoda Fabia)
in cerca della continuità dopo le soddisfazioni, invece, capitoline. Poi, è
atteso anche il ritorno di uno che in Friuli ha sempre avuto gli stimoli
giusti: il bergamasco Alessandro Perico, oggi più in veste di manager
che al volante. Sarà la sua prima gara quest’anno, certamente la sua presenza,
con una Fabia R5, avrà da sparigliare le carte in tavola.
Attesa
con interesse la sfida “Junior” (tutti
i concorrenti sono alla guida della stessa vettura, la Ford Fiesta R2), dove
comanda il siciliano Marco Pollara.
Solo 3,5 punti, lo separano dal secondo, il molisano Giuseppe Testa ed i due sembrano essersi cambiati i ruoli: ad un
avvio di campionato a razzo di Pollara, Testa aveva risposto con le prime gare
un po’ sotto tono, ma all’ultimo impegno di Roma Pollara si è fermato e l’altro
ha vinto. Terzo in classifica è il versiliese Vita, comunque lontano, peraltro
anche non partito a Roma.
Tra
le “due ruote motrici” il
fiorentino, ufficiale Peugeot, Tommaso
Ciuffi ha 24 punti di vantaggio sul conterraneo Luca Panzani, che
all’ultima di Roma non si è presentato, mentre terzo è il pavese Davide Nicelli (Peugeot 208 R2), a soli quattro punti dal driver lucchese
con la Fiesta R2 e primo anche del monomarca Peugeot.
Nel
tricolore “delle piccoline”, le vetture R1, al comando c’è il toscano Daniele Campanaro, che proprio
all’ultima prova di Roma ha portato al debutto assoluto la nuova Ford Fiesta R1
(concisa con una vittoria assai significativa), sino ad allora aveva corso con
la Suzuki Swift. La sua leadership è forte di 9 punti su Andrea Scalzotto, anche leader del monomarca Suzuki, con il ligure Fabio Poggio a sole 4 lunghezze da
quest’ultimo. Logico immaginarsi una gara tirata, con diversi motivi di
interesse.
UN PERCORSO . . . “RINFRESCATO”
A
fare da scenario alle sfide tricolori c’è lui, il percorso. Che quest'anno vede
un notevole cambiamento solo nella prima
giornata di gara che inizia nel pomeriggio di venerdì 30 agosto. La prima prova sarà quella di Valle di
Soffumbergo nel comune di Faedis lunga circa 11 chilometri con partenza
dalla località di Campeglio. La prova viene proposta in senso contrario a
quello tradizionale, con la ripida salita verso Colloredo e Valle e l’altrettanto
difficile ed impegnativa discesa verso Canal di Grivò.
La
prova si percorre per due volte. Alla fine della discesa di Valle si gira verso
destra per inerpicarsi verso la località di Gradischiutta da dove si partirà
per la seconda prova della giornata, la “Malghe di Porzûs” un nome
importante atto a ricordare il tragico avvenimento che durante la resistenza
della seconda guerra mondiale insanguinò proprio quella zona. In pratica è l’insieme
delle prove di Canebola e Porzûs messe assieme invertendo il senso di
marcia. Dicevamo che si parte da Gradischiutta, si attraversa l'abitato di
Canebola, si affronta l'inversione di Bocchetta S. Antonio per prendere la
strada della Malghe in leggera salita per poi affrontare la discesa di Porzûs
piuttosto ripida e stretta da cui si può vedere, nelle giornate limpide, l'intera
pianura friulana fino al mare. La fine prova alcuni chilometri dopo la
chiesetta dell'apparizione Mariana. Interessati i comuni di Faedis ed Attimis.
L'intervallo
tra le due prove sarà occupato dal riordino in paese ad Attimis dedicato
all'appena scomparso grande amico del Rally, il caro Ennio Del Fabbro. Corse di
nuovo le due prove i concorrenti andranno verso la prova speciale spettacolo “Martignacco
Città Fiera Circuit”. Il riordino notturno nei parcheggi coperti del Centro
chiuderanno una tappa apparentemente semplice ma che sarà sicuramente
impegnativa e che “farà classifica”.
L'indomani,
31 agosto, si ripropone la stessa
gara dell'edizione del CIWRC dell’anno passato, molto difficile ed impegnativa
che vede tre classiche prove con un riordino a Città Fiera. Per cui: “Trivio-San
Leonardo” (15 Km), “Drenchia” (15 Km) e “Mersino” (21,7 Km) nell'ordine e per
due volte fino a raggiungere l'arrivo finale in Piazza LIbertà ad Udine.
Foto by Massimo Bettiol: Giandomenico Basso, il leader della
classifica tricolore alla vigilia della gara.
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ASD SCUDERIA FRIULI ACU
Via O. Lupieri, 12/C
33100 Udine
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