Un avvio fulminante ha permesso alla coppia biellese di portarsi immediatamente al comando senza più lasciarlo, riuscendo a contenere gli attacchi di una concorrenza agguerrita.
Il resto del podio allo svizzero Burri (VolksWagen Polo R5) ed allo spezzino Arzà, con una Citroen C3 R5.
Sfortunato il follonichese Maestrini, che aveva iniziato con un ritmo da podio per poi affondare in classifica causa una foratura e finito quindi ottavo.
Tra le vetture storiche successo mai messo in discussione per la Ford Sierra Cosworth 4x4 di Alessi-Delle Vedove.
Piombino (Livorno), 03 aprile 2021 – E’ il biellese Corrado Pinzano, in coppia con Marco Zegna, il vincitore del 6° Rally delle Colline Metallifere e della Val di Cornia organizzato da MaremmaCorse 2.0, disputato oggi su sei prove speciali. Sei tratti cronometrati, due distinte prove speciali ricavate dalla forte tradizione dei rallies toscani, come la “Monteverdi” e la celeberrima “Sassetta” che, ripetute tre volte ognuna, hanno esaltato il driver piemontese arrivato in gara per svolgere un probante test prima dell’imminente avvio “tricolore” WRC dell’Isola d’Elba tra due settimane.
Pinzano ha preso in consegna le redini della classifica con un attacco deciso sulla prima occasione cronometrata, tallonato da vicino dallo svizzero Oliver Burri (VolksWagen Polo R5), l’unico a mettergli i pensieri, deciso a cercare il successo assoluto dopo che gli era sfuggito lo scorso ottobre per solo 1” al Trofeo Maremma. Un alloro che ha dato anche segnali tecnici importanti, quello di Pinzano (miglior tempo in cinque delle sei prove disputate), che peraltro era al debutto sulle strade della Valdicornia.
Burri, in coppia con Christophe Cler, le ha tentate tutte, per riuscire a sopraffare il leader ed alla fine ha reso l’onore delle armi complimentandosi per come è stata assai tirata l’intera gara. Terzo gradino del podio per un altro driver arrivato in gara per provare e provarsi in vista del Rallye Elba, lo spezzino Claudio Arzà, di nuovo sulla Citroen C3 R5 e con al fianco Castiglioni. Già vincitore della gara nel 2016, ha guardato soprattutto a testare la francese in un fondo evidentemente ostico, proprio nell’ottica di trarre informazioni utili soprattutto per il set up in vista dello start tricolore elbano.
Ai piedi del podio ha finito, quarto, il torinese Patrick Gagliasso, in coppia con Beltramo, su una Fabia R5 pure loro. Una gara sempre a testa alta, anche per loro, per la prima volta su queste strade le quali li hanno confermati essere un sicuro equipaggio di vertice.
Top five completata dal rientrante Daniele Batistini, in coppia con Papi. Tornato ad indossare casco e tuta dopo ben sette anni si è subito inserito nel confronto di vertice, sfruttando al meglio la Skoda Fabia R5 che usava per la prima volta. Il pilota di Suvereto, ex grande driver dei fondi sterrati italiani di qualche anno fa, ha avuto da recriminare 10” per una partenza anticipata, senza i quali poteva essere quarto. Un fatto che non inficia comunque una prestazione cristallina.
Sesta posizione assoluta per l’evergreen milanese Mauro Miele, in coppia con Beltrame, pure loro su una Fabia R5, ed alla prima esperienza in questa gara, sempre al passo con i migliori senza mai eccedere, hanno preceduto, settimi, i montecatinesi Moricci-Garavaldi (Skoda Fabia), anche loro in gara test pre-Elba e comunque attardati da un “testa-coda” durante la terza prova (con circa 20” persi), mentre tra i “nomi” hanno da recriminare il follonichese Leopoldo Maestrini, affiancato da Fabrizia Pons. Partiti sopra il podio, sono stati poi frenati da una foratura durante la seconda prova speciale, venendo costretti a rincorrere dalla 29^ posizione in cui erano affondati hanno per poi accarezzare la bandiera a scacchi con la soddisfazione di aver trovato un buon feeling con la loro VolksWagen Polo R5, anche in questo caso in training prima del rallye elbano.
Nona posizione, primo tra le due ruote motrici, per il bresciano Luca Veronesi, con una Renault Clio S1600, bravo a mettersi costantemente alle spalle l’idolo locale Francesco Paolini, con una vettura analoga Il pilota di Massa Marittima è stato spesso condizionato da problemi di motore, prima di alzare bandiera bianca in chiusura di gara.
La top ten assoluta finale è stata firmata in grande stile dal pistoiese Sandro Incerpi, con una piccola ma efficace Peugeot 106 rally, condivisa con Natalini.
A senso unico la sfida “historic”, con la vittoria sicura andata nelle mani di Fabio Gaspare Alessi (vincitore anche del 4. Raggruppamento), in coppia con Giuliano Dalle Vedove, su una Ford Sierra Cosworth 4x4. Alessi ha vinto tutte le “piesse” disponibili, finendo ampiamente davanti al livornese Riccardo Mariotti, con una Ford Sierra Cosworth però a due ruote motrici, affiancato dal fiorentino Sanesi. Podio assoluto completato dal pistoiese Paolo Lulli, con Elisa De Rosa, su una Peugeot 205 GTI. Pellegrini-Nosenzo e la loro A112 Abarth hanno incamerato il primato nel 3. Raggruppamento e Lenzetti-Barsanti, su una Lancia Fulvia Coupè, si sono aggiudicati il 2. Raggruppamento.
LA GARA COME UN INCENTIVO DI IMMAGINE OLTRE CHE PER L’ECONOMIA DEL TERRITORIO
Il territorio ha dato ampia accoglienza alla gara, avendola appunto interpretata come ottimo veicolo per l’immagine dei luoghi ed evidentemente come volàno per l’indotto turistico-ricettivo. Per il quarto anno la gara ha fatto base a Piombino, dove è stata confermata ampia accoglienza sia dall’Amministrazione Comunale come pure dagli operatori economici. I comuni coinvolti al fianco dell’organizzazione, oltre a Piombino, sono stati quelli dell’intera area della Val di Cornia: Campiglia Marittima, Monteverdi, Sassetta e Suvereto.
NELLE FOTO (free press): Pinzano-Zegna, Burri-Cler e Arzà-Castiglioni in azione
(foto Andrea Bonaluce)
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