Una
gara al comando dalla seconda prova, per i vincitori, che sotto la bandiera a scacchi
hanno
preceduto Vellani-Maletti (Peugeot 208 T16 R5),
mentre
terzi sono finiti i còrsi Alerini-Defendini (Skoda Fabia R5)
Nuova
ed altisonante prestazione per il pisano Rovatti, con una Peugeot 208 R2,
entrato
di forza nella top ten assoluta, primo delle vetture a due ruote motrici.
Porretta
Terme (Bologna), 30 giugno 2019 – Ha parlato reggiano anche quest’anno, il RALLY ALTO APPENNINO BOLOGNESE (R.A.A.B.),
un’edizione
– la
trentunesima - “da grandi firme”, con la vittoria andata ad Antonio Rusce in coppia con
Marco Vozzo, su una Skoda Fabia R5. L’equipaggio della X Race Sport, uno dei più “in
vista” tra i privati che corrono nel Campionato Italiano Rally, ha vinto di forza,
prendendo il comando dalla seconda prova speciale per poi non lasciarlo più
sino allo sventolare della bandiera a scacchi, posta in nella centrale Piazza della
Libertà
della città termale.
Per
tutto l’arco del rally, nove prove speciali in un percorso che ha ricalcato la
tradizione e comunque anche un poco “rinfrescato”, Rusce e Vozzo hanno saputo
tenere alla guardia l’altro reggiano Roberto Vellani, che dopo i successi delle
due edizioni precedenti cercava il tris di allori con la Peugeot 208 T16 R5,
affiancato da Silvia Maletti. Ci
ha provato continuamente, il coriaceo pilota di Quattro Castella, a intimorire
il rivale conterraneo, ma ha dovuto spesso far fronte ai fastidi dati dall’idroguida
alla sua vettura, che lo hanno assillato per buona parte delle sfide.
FOTO SIMONELLI
Nulla toglie il merito
comunque a Rusce, arrivato sull’appennino bolognese per allenarsi in vista del
prossimo impegno “tricolore” di Roma a metà luglio, ed onore alle armi anche
per Vellani stesso, che ha confermato di essere comunque pilota di vertice.
Con i primi due
progressivamente allontanatisi dal resto della compagine è stato assai spettacolare
il confronto
per il terzo
gradino del podio. Un duello acceso, quello tra i còrsi Alerini-Defendini ed i siciliani
Bruccoleri-Rapisarda, entrambi con una Skoda Fabia R5. All’ultimo tuffo si è
messo il “bronzo” al collo Alerini, pilota innamorato della gara (l’ha disputata
più volte) riuscendo a contenere davvero in “zona Cesarini” l’attacco di
Bruccoleri il quale, pur firmando il
miglior tempo sull’ultima “chrono” di Bombiana non è riuscito a piegare la
resistenza dell’isolano.
A Bruccoleri, finito dunque quarto, ha pesato il fardello di 10”
di penalità per una partenza anticipata allo start della terza prova ed una
doppia foratura durante la quarta prova: tempo prezioso lasciato, con il quale
ha visto vanificato il gradino più basso del podio. Alerini, da parte sua ha
lamentato una giornata in cui non è entrato bene in sintonia con la gara ed
anche un “testacoda” durante la quarta prova.
Completa la top five il comasco
Andrea Spataro, anche lui su una Fabia R5, affiancato da D’Agostino. Una gara
di alto profilo, quella del lariano, rimasto entusiasta delle prove speciali
incontrate, che appunto con i riscontri cronometrici forniti lo hanno decisamente
soddisfatto.
Sesta e settima piazza
assoluta rispettivamente per due gentleman driver: Franco Rossi, affiancato dal
blasonato Flavio Zanella ha chiuso sesto con la Hyundai i 20 R5 e lo segue a ruota
il fiorentino Marco Cavalieri, alla seconda esperienza alla guida della
VolksWagen Polo R5, con al fianco il fido Bazzani.
Con l’ottava piazza assoluta
si esalta di nuovo al RAAB la prestazione del pisano Michele Rovatti, veloce e
preciso nell’andare a cogliere anche la prima posizione tra le vetture a “due
ruote motrici” con la Peugeot 208 R2, assecondato da Matteo Cavicchi.
Top ten assoluta chiusa da
Guglielmini-Giorgio, anche loro su una 208 R2 e da Bertuzzi-Rizzo, alla loro
prima gara con la Peugeot 207 S2000, che il pilota bolognese ha saputo ben
interpretare nonostante la ridotta attività agonistica.
Tra i “nomi” attesi non
hanno accarezzato la bandiera a scacchi Simone Brusori, tradito da un iniettore
alla sua Renault Clio Kit ancor prima di avviare le sfide della prima prova ed
anche il giovane Amedeo Venturi non ha avuto miglior fortuna, fermandosi
durante la sesta prova per problemi all’alimentazione, dopo aver sofferto per
difficoltà sia al cambio che alla frizione.
Soddisfazione,
da parte dell’organizzazione di EventStyle, per questo evento,
valido per la Coppa Rally di Zona e
per la Michelin Rally Cup, tornato
con soddisfazione a Porretta Terme, caratterizzato oltre che da un percorso di
alto livello anche da un plateau di grandi nomi e macchine (sei diversi i tipi
di top car, le “R5” al via), facendo csì proseguire la qualificata tradizione
del rally.
CLASSIFICA
FINALE (top ten): 1. Rusce-Vozzo (Skoda Fabia R5) in 50’17”3;
2. Vellani-Maletti (Peugeot 208 T16 R5) a 25”3; 3. Alerini-Defendini (Skoda
Fabia R5) a 40”4; 4. Bruccoleri-Rapisarda (Skoda Fabia R5) a 42”2; 5. Spataro-D’Agostino
(Skoda Fabia R5) a 1’08”9; 6. Rossi-Zanella (Hyundai i20 R5) a 1’44”7; 7. Cavalieri-Bazzani
(VolksWagen Polo R5) a 3’00”2; 8. Rovatti-Cavicchi (Peugeot 208 R2) a 3’36”8;
9. Guglielmini-Giorgio (Peugeot 208 R2) a 3’57”9; 10. Bertuzzi-Rizzo (Peugeot
207 S2000) a 4’25”8.
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