“ELETTROSMOG: IL PROBLEMA”
L’INCONTRO PUBBLICO CON IL DOTTOR FIORENZO MARINELLI
HA EVIDENZIATO UN ARGOMENTO IMPORTANTE
Soddisfazione, da parte del Comitato di Volontariato “Quartiere
Stadio Strulli” per la notevole affluenza di pubblico e per la traccia
scientifica lasciata dal biologo marchigiano.
Monsummano Terme (Pistoia), 04 maggio 2013 – I campi elettromagnetici influenzano
la vita degli organismi viventi da quando la vita si è affermata sul pianeta.
Quello dell’elettrosmog è un argomento quindi che esiste da tempo ed è stato certamente
amplificato negli ultimi anni con il proliferare di elettrodomestici, di antenne
radio, per la telefonia ed oltre modo con la ampia diffusione dei telefoni
cellulari. Tutto questo sta portando a minare la salute di tutti gli esseri
viventi del pianeta.
Sono queste
le prime tracce arrivate dai lavori del convegno “ELETTROSMOG, IL
PROBLEMA”, organizzato domenica 28 aprile scorsa dal Comitato di
Volontariato “Quartiere Stadio Strulli”
che ha visto la presenza, come relatore, il dottor Fiorenzo
Marinelli, biologo dell’Istituto di Genetica Molecolare presso il CNR di Bologna, membro
del Comitato Scientifico dell’ICEMS (The International Commission for
Electromagnetic Safety), sicuro
riferimento in ambito mondiale.
Al pomeriggio, presso l’Oratorio “San Carlo”, in Piazza Giuseppe Giusti a
Monsummano Terme, sono intervenute molte persone, se ne sono contate circa
duecento, le quali hanno ascoltato con estrema attenzione le argomentazioni da
parte di Marinelli sul tema, momento utile per far capire ancora meglio l’argomento e
farlo arrivare ad un ampio respiro di persone affinché tutti siano potuti
arrivare a prendere coscienza di quello che è realmente l’elettrosmog ed i suoi
pericoli.
“Viviamo in un’epoca - ha detto Marinelli dando il via al convegno - nella quale la diffusione dei campi
elettromagnetici di alta frequenza è in grande espansione. Alle tradizionali
trasmissioni radiotelevisive si vanno affiancando quelle della telefonia
cellulare, delle reti wireless, dei telefoni cordless, e di un gran numero di
altri dispositivi, col conseguente continuo aumento delle emissioni.
Contemporaneamente aumenta anche la consapevolezza del fatto che, l’esposizione
a onde elettromagnetiche di alta frequenza, comporta effetti biologici e rischi
per la salute umana e l’ambiente. Faccio
esperimenti su cellule in coltura, per identificare come i campi
elettromagnetici influenzano la loro vita. Questo non è immediatamente
trasponibile sulle persone in quanto le cellule hanno minori meccanismi di
azione. I telefoni cellulari, le onde elettromagnetiche, quelle dei cellulari,
del WI-FI, delle antenne, modificano la regolazione genica al’interno delle
cellule. Esse restano in vita grazie ad un bilanciamento di geni e quando questo
viene a mancare proprio per causa delle onde elettromagnetiche si ha la morte
cellulare. Oppure l’induzione alle cellule stesse a diventare tumorali. Oggi,
le conoscenze scientifiche riguardo al rischio di esposizione ai campi
elettromagnetici sono in continuo aumento, basti pensare alla classificazione
di radiofrequenze e microonde come “possibili cancerogeni per l’uomo” da parte
dello IARC (la
Commissione Internazionale della Ricerca sul Cancro associata
all’Organizzazione Mondiale della Sanità). L’esposizione continua delle cellule a onde elettromagnetiche ne
comporta il danno irreversibile e la morte, da qui possiamo capire quali
pericoli corre l’organismo umano, soprattutto i bambini. Nei congressi
internazionali si dice che dovremmo ridurre le esposizioni alle onde
elettromagnetiche di alta frequenza a non più di 0,6 V/m. Siamo nella
situazione in cui sappiamo che queste esposizioni fanno male ma praticamente
non viene fatto niente. Soprattutto non si informano gli utenti”.
Il lavoro con il dottor Marinelli è durato circa tre ore, con
la soddisfazione dei convenuti, ciò dimostrato dal fatto anche dalla forte
interazione del pubblico con domande e richieste di spiegazioni, segno che
l’argomento è sentito e si vuole conoscere più a fondo, perché si tratta di
salute.
“Quanto argomentato dal dottor
Marinelli - commenta Alessandro Bugelli, presidente del
Comitato - costituisce una presa di
coscienza che il problema dell’elettrosmog è reale. Certamente, l’argomento è
ampio, necessita di molta cautela nell’affrontarlo ed anche nell’esporlo, per
non creare falsi allarmismi. Alla luce di quello esplicato dal dottore, si
capisce comunque come mai sempre più Governi, su questo tema, conferiscono
sempre maggiore importanza al principio di precauzione, un timido segnale che
va in contrasto con gli enormi conflitti di interesse che stanno alla base
dell’attività delle Compagnie telefoniche, le quali certamente sono capaci di
influenzare le scelte politiche. Scelte che poi, in questo caso, vanno a
ripercuotersi sulla salute della popolazione”.
E’ un tema
ampio ed articolato, quello dell’elettrosmog, che in molti non conoscono nella
sua essenza e quindi necessita di una informazione al cittadino che sia
trasparente, coerente e soprattutto che arrivi da fonte autorevole e
disinteressata. Come quella del dottor Marinelli, che ha descritto un quadro su
cui tutti, cittadini ma soprattutto gli amministratori, devono riflettere.
“La giornata di domenica – prosegue Bugelli – è andata bene, i cittadini hanno risposto
positivamente all’evento ed hanno partecipato attivamente alla question time
che ha concluso i lavori intorno alle ore 19,30. Esprimo soddisfazione per
avere visto le diverse forze politiche monsummanesi presenti, davanti a tutti
il Sindaco, mentre sono rimasto deluso da alcuni interventi prodotti che
personalmente ho letto come un subdolo e scorretto tentativo di infangare,
screditare le tesi esposte da Marinelli, frutto di anni di ricerca, ma
soprattutto di delegittimare il lavoro di mesi di un Comitato di cittadini che
autofinanziandosi cerca di far capire un problema reale. Ad un certo punto è
parso che fossimo tutti un branco di pecoroni ad ascoltare un ciarlatano
qualsiasi portatore di idee campate per aria e tutto questo ha creato dissenso
tra il pubblico, generato confusione e molti si sono allontanati perché
disturbati, non hanno potuto fare le loro domande, chiedere spiegazioni . .
. erano venuti per questo. Forse è stata
una manovra “studiata”, che comunque definisco di forte maleducazione, ho letto
il gesto come estremamente offensivo verso il Comitato che presiedo oltre che
nei miei confronti personali. Per questo, a titolo strettamente personale ho
già dato mandato al mio legale di vagliare l’argomento. Non escludo azioni
forti, perché francamente mi sono scocciato di atteggiamenti insolenti, denigratori
ed altamente lesivi da parte di persone che hanno solo voglia di visibilità
sfruttando il lavoro altrui per fare politica sotterranea. Infine, sono stato
deluso per la risposta non avuta da altri Amministratori della Valdinievole,
oltre che della Provincia e della Regione cui era stato esteso l’invito per il
pomeriggio che abbiamo organizzato. Auspicavo un maggiore interesse, speravo
che il sentire una voce autorevole come Marinelli potesse aiutare a capire in
modo più preciso il problema dell’elettrosmog, che certamente tocca anche altri
territori. Nessuno ha presenziato ma ancor prima nessuno ha perlomeno risposto
anche con un secco no, grazie. Come dobbiamo prendere, questo segnale?”.
NOTIZIE SUL COMITATO QUARTIERE STADIO STRULLI
Il
Comitato Quartiere Stadio Strulli é un sodalizio spontaneo di volontariato,
nato nell’ottobre 2012, registrato ufficialmente con atto notarile. E’
un’Associazione socioculturale che ha lo scopo di studiare e diffondere le
tematiche della difesa dell'ambiente e della salute, di difendere la qualità
della vita e gli interessi degli abitanti di Monsummano Terme con particolare
riferimento alle problematiche strettamente legate all’inquinamento
elettromagnetico ed ambientale in genere, puntando a sensibilizzare tutti per
un ottimale assetto e ad una corretta ed equilibrata gestione del territorio.
Si riconosce nei principi di libertà, di tolleranza e di rispetto della dignità
umana e dei diritti dell'uomo. E’ altresì libero da ogni e qualsiasi pressione
politica e religiosa, non discrimina nessuno ed anzi è aperto a tutti coloro
che si riconoscono nell’ideale che persegue, cercando nuove idee ed ampio
dialogo con tutti.
UFFICIO STAMPA
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