AD ANDREUCCI-ANDREUSSI (PEUGEOT)
IL 50° RALLY
DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
Un dominio pressoché totale dell’equipaggio ufficiale
Peugeot Italia ha portato al tris di vittorie dopo quelle del 2006 e 2010.
Ai posti d’onore Basso (Ford) e Perico (Peugeot) mentre Scandola
(Skoda)
è stato affondato in classifica da una “toccata” nel finale.
Nell’Alpi Orientali Historic vittoria sicura di “Lucky”-Pons
(Lancia Rally),
nella Mitropa Cup del tedesco Koessler (Subaru) e nel TNR di
Martinis (Renault).
Udine, 30 agosto 2014
Il 50. Rally del Friuli Venezia Giulia, sesta
prova delle otto del Campionato Italiano Rally, è stato vinto da Paolo
Andreucci ed Anna Andreussi, con la Peugeot 208 T16 R5 ufficiale della filiale
italiana. Per il driver toscano e la copilota friulana di Artegna è stato il
tris di allori dopo quelli del 2006 e 2010 ed è arrivato al termine di due
giorni di gara nei quali hanno concesso ben poco alla concorrenza.
Andreucci
ha infatti preso il comando della classifica dai primi metri di gara di ieri
pomeriggio allontanandosi progressivamente dagli avversari, lasciandoli in
bagarre, ben assecondato dalla vettura “del leone”. Due giorni di gara e undici
Prove Speciali hanno dunque decretato anche il tris di successi stagionali
(dopo Targa Florio e San Marino) chiudendo in trionfo sotto la bandiera a scacchi
che ha sventolato in Piazza della Libertà ad Udine,
Per
definire il resto del podio si è dovuto attendere il finale di gara, le ultime
due prove. Il Campione in carica Umberto Scandola, affiancato da D’Amore sulla
Skoda Fabia S2000 ufficiale era riuscito a rimanere secondo assoluto sino a due
prove dal termine nonostante un problema ai freni, poi una “toccata” lo ha
costretto a retrocedere prima terzo, venendo passato da Giandomenico Basso con
la sua Ford Fiesta R5 alimentata a GPL e successivamente è sceso giocoforza dal
podio, avendo danneggiato seriamente la sospensione posteriore sinistra.
Basso, affiancato
da Dotta, è stato rallentato durante la prima tappa da problemi alla barra
stabilizzatrice posteriore (PS 3) e da difficoltà alla turbina (PS 4), perdendo
il contatto con gli altri due, per poi rivalutarsi in concreto nel finale
chiudendo buon secondo. Il problema di Scandola ha fatto risalire in classifica
Alessandro Perico, dunque terzo, al debutto con la nuova Peugeot 208 T16 R5. Il
bergamasco ha cercato soprattutto di trovare il feeling ottimale con la
francese, penalizzato da un testacoda durante la terza prova della prima tappa,
con il quale ha perso tempo prezioso, rivalutandosi poi nella seconda parte
dell’impegno.
La quarta
posizione è stata acquisita dal piemontese Alessandro Bosca (Peugeot 207
S2000), tornato nel tricolore come “regalo” del padre per il suo compleanno, 27
anni oggi. Per lui una gara d’attacco dal primo via, riuscendo a tener testa a diversi
“notabili” del giro nazionale, e conclusa nel miglior modo possibile. Una
foratura nella prima parte della giornata odierna non ha comunque offuscato una
prestazione nel complesso cristallina. Quinto assoluto ha poi chiuso lo
sfortunato Scandola davanti al valtellinese Andrea Perego (alla sua prima gara
con la Ford Fiesta R5), penalizzato fortemente da una scelta di gomme errata in
avvio di gara, seguita da una foratura ed un testacoda.
Iellate
pure le trasferte friulane del sammarinese Denis Colombini (Ford Fiesta R5), in
crisi con l’assetto nella prima tappa e poi tradito nella seconda da una doppia
foratura e del toscano Rudy Michelini, fermato dalla sua Citroën DS3 R5 dopo il
primo impegno cronometrato per problemi al motore.
Assai frizzanti
e spettacolari sono stati i duelli sia tra gli “Junior”, dove ha primeggiato il
bresciano Stefano Albertini (Peugeot 208 R2) che nel “Produzione”, con vittoria
andata al reggiano Ivan Ferrarotti, con la Renault Clio R3.
Nella
classifica della Mitropa Cup (questa
era la sesta prova), ha vinto il tedesco Manuel Koessler (Subaru Impreza)
mentre nel TNR di IV zona, ha vinto
il friulano Fabrizio Martinis, con una Renault Clio R3.
La gara è
stata resa certamente avvincente anche dalla presenza dei prestigiosi ed
avvincenti monomarca Citroën, Peugeot, Renault e Suzuki. In casa Citroën ha nuovamente primeggiato il lombardo
Vittalini, tra le Renault Clio “Produzione” il già citato Ferrarotti, tra le
Twingo R2 il piacentino Carella e Suzuki ha visto il successo di Lucarelli.
Nessun arrivato, invece, tra le Peugeot in quanto l’unico partito, l’altro
piacentino Cogni, si è ritirato per rottura del motore nelle prime battute
della seconda tappa.
Tra le vetture storiche del 19° Alpi Orientali
Historic, valido per il Campionato Europeo ed italiano, la vittoria stata
appannaggio di “Lucky”-Pons (Lancia Rally), sul piemontese Enrico Brazzoli
(idem) con terzo il norvegese Walter Jensen (Porsche 911) e quarto il bresciano
Roberto Montini (Porsche 911).
Il pubblico
di casa ha poi avuto di che gioire per la quinta posizione finale da parte del
cividalese Rino Muradore, con la sua Ford Escort 1600. Note dolenti, invece,
per diversi favoriti al successo: dal bresciano “Pedro” (Lancia Rally) dopo la
terza prova quando era al comando, al valtellinese Lucio Da Zanche (Porsche 911
Carrera RS), a Nicholas Montini (Porsche 911 SC), sono stati tutti fermati
tutti da problemi al motore.
La prossima prova del “tricolore” sarà il Rally Adriatico,
in programma per il 20 e 21 settembre nelle Marche.
#50alpi
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