Passerà anche dal motorsport, lo stimolo
per guardare avanti da parte del territorio marchigiano, duramente colpito dal
terremoto.
Il quarto appuntamento tricolore ha
previste ben quindici Prove Speciali in due giorni di sfide, sempre con Cingoli
quartier generale dell'evento.
Confermata la partenza da Senigallia, come
avvenne nel 2016.
16 marzo 2017 -
Non solo sport, sfide e spettacolo, al
24° Rally Adriatico, ma anche uno stimolo per il territorio. Un territorio
che da mesi ha conosciuto il dramma del terremoto e che adesso deve far fronte,
tra numerose difficoltà,al difficile momento della ricostruzione. Della
ripartenza verso un orizzonte che deve essere più chiaro.
PRS Group, insieme alle Amministrazioni
Pubbliche ed anche agli operatori economici lo pensa così, il quarto appuntamento del Campionato
Italiano Rally ed il secondo del neonato Campionato Italiano Rally Terra,
in programma dal 12 al 14 maggio. Da sempre, l’evento é stato inteso come utile
sostegno all’immagine ed al turismo dei territori che attraversa, quest’anno
più che mai si vuole che esso sia una spinta, un
piccolo passo per la ricostruzione economica e sociale dei luoghi messi in
ginocchio dal sisma. Lo sarà proprio grazie al flusso di persone che
genera, piloti, addetti ai lavori ed appassionati, il cosiddetto “turismo
emozionale”, notoriamente capace di tradurre emozioni forti grazie ad uno
sport, i rallies, di alto contenuto spettacolare e
passionale, legato in questo caso a paesaggi irripetibili. Capace anche di
tradurre la voglia di ricominciare del popolo marchigiano, affinché il turismo
possa rappresentare lo slancio verso momenti positivi.
Sotto l’aspetto sportivo, la sostanza
della gara sarà quella del recente passato, con la città di Cingoli ancora
“capitale” della “terra italiana” e con Jesi ancora “cuore” dei due
giorni di sfide, con il Parco Assistenza e viene anche confermata la
partenza da Senigallia. Il Rally Adriatico duemiladiciassette proporrà, in
totale, quindici prove speciali. Avrà quindi un percorso più lungo
rispetto alle passate edizioni, ciò per adeguarlo alle nuove normative Federali
che prevedono dieci chilometri in più di distanza competitiva.
Vi saranno nove prove speciali per la
prima tappa, con inserita anche la “piesse” spettacolo (l’ultima
della prima giornata) e sei per la seconda. Il tracciato di gara sarà
quindi in parte rivisto ma non in modo radicale, per cui si assisterà ad una
nuova edizione decisamente avvincente sui celebri sterrati marchigiani, quelli
che hanno scritto molta storia delle corse italiane su strada bianca.
Lo scorso anno, la vittoria andò
all’equipaggio ufficiale Skoda Italia Scandola-D’Amore, che siglò il
poker di allori, con la Fabia R5. Ai posto d’onore si piazzarono Campedelli-Fappani
(Ford Fiesta LDI) e Colombini/Zanella (Skoda Fabia R5).
Tutte le informazioni sull’evento sono on
line nel sito web di riferimento, un vero e proprio punto informativo fruibile
a tutti:
Nella foto: La partenza del 2016 da
Senigallia (Bettiol)
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