38. RALLY IL CIOCCO E
VALLE DEL SERCHIO:
VITTORIA PER
PERICO-TURATI (PEUGEOT 208 T16 R5)
Colpo di scena finale per la prima
prova tricolore, con il leader Giandomenico Basso
incappato in un errore ad inizio
seconda tappa, fatale per consentirgli il poker di allori.
L’equipaggio bergamasco ha vinto
davanti a Michelini-Perna (Citroen DS3 R5) e Caldani-Farnocchia (Ford Fiesta
R5),
protagonisti di uno spettacolare “braccio di
ferro” finale
La vittoria della gara del Trofeo
Rally Nazionali a coefficiente 2,5, ieri,
è andata al pistoiese Artino
(Skoda), che ha concesso il bis dopo il successo del 2014.
Il Ciocco
– Castelvecchio Pascoli (Lucca), 22 marzo 2015 -
Appassionante, avvincente ed anche ricco di colpi
di scena, il 38° Rally Il Ciocco e Valle
del Serchio, concluso all’ora di pranzo di oggi con la bandiera a scacchi
sventolata davanti alla Porta Ariostesca di Castelnuovo Garfagnana. Quella che
ha salutato il terzo successo tricolore in carriera del bergamasco Alessandro Perico, affiancato da Mauro Turati sulla Peugeot 208 T16 R5 firmata
dalla PA Racing.
Gara di apertura del Campionato Italiano Rally, il Rally Il
Ciocco e Valle del Serchio edizione numero trentotto, ha vissuto due
giornate esaltanti di grande agonismo e spunti tecnici di spessore, quelli che
accompagneranno l’intera stagione sino ad ottobre. La gara, partita da Forte dei Marmi venerdì sera si è disputata su quattordici prove
speciali incastonate tra la Mediavalle e
la Garfagnana, seguite con grande entusiasmo da migliaia di appassionati.
Tornando al momento
sportivo, Alessandro Perico, che al Ciocco aveva fatto registrare il suo
miglior risultato con il secondo assoluto di tre anni fa, si è ritrovato la
vittoria servita nel finale di gara, dalla penultima prova speciale - il primo
giro della “Coreglia” - dopo che il sino ad allora leader Giandomenico Basso ha
rovinato tutto incappando in un errore, andando a sbattere la sua Ford Fiesta
R5 alimentata a GPL. Una “toccata” nei primi chilometri dell’impegno
cronometrato, che, pur permettendogli di terminarlo, lo ha poi costretto alla
resa.
Dunque, l’attesissimo
via del “tricolore” rally ha creato suspence e spettacolo insieme, già
percepiti nelle prime battute della giornata di ieri con il vedere attardato
l’idolo locale Paolo Andreucci,
affiancato da Anna Andreussi,
scivolato in retrovia dalla terza “piesse” per un problema all’impianto
frenante, che ha causato anche un principio di incendio alla sua Peugeot 208
T16 R5 ufficiale. Proprio Andreucci, poi, è stato il protagonista di una
rabbiosa rimonta a suon di vittorie di prova, otto in totale, conferma della
sua forza.
Perico durante tutto
l’arco della gara aveva viaggiato su ritmi decisamente alti, sempre in scia “da
podio”, ribadendo il proprio status di valida alternativa ai piloti ufficiali.
Come tali si sono dimostrati gli altri due occupanti del podio assoluto,
entrambi lucchesi: Rudy Michelini e
Nicola Caldani, alias “#NC3”, arrivati alla soglia dell’ultima prova divisi
da soli cinque secondi. L’attacco deciso di Caldani, in coppia con l’esperto
Sauro Farnocchia, sulla Ford Fiesta R5, miglior tempo sull’ultima “chrono”,
aveva fatto presagire la medaglia d’argento per il driver di Camaiore, se non
che, la penalità di 10” per partenza anticipata proprio nell’impegno
conclusivo, lo ha fatto finire terzo.
Michelini, dunque, ha
portato la sua Citroen DS3 R5 condivisa con Michele Perna ad un ottimo secondo
posto al debutto stagionale, anche in questo caso confermato da riscontri
cronometrici di grande valore.
Perico in azione (foto Actualfoto-Race&Motion)
Ai piedi del podio il
bresciano Stefano Albertini, con
Fappani alle note, alla sua prima gara con l’ennesima 208 T16 R5. Il pilota
valsabbino ha trascorso tutta la gara cercando di capire le reazioni della
vettura, con la quale ha preso il primo contatto nell’immediata vigilia di
gara, meritandosi ad ogni buon fine un applauso.
Quinta posizione finale
per Andreucci, sesto l’italo-svizzero
Stefano Baccega, anche lui impegnato soprattutto a capire la Ford Fiesta R5 che ha avuto a disposizione,
Dalla classifica manca -
già dal fine prima tappa, il veronese Umberto
Scandola, con la Skoda Fabia S2000 ufficiale: si è dovuto fermare anzitempo
(PS 12) per problemi meccanici, quando occupava la terza posizione assoluta.
Sfortunata anche la gara
di Andrea Marcucci, attesissimo
anche lui sulle strade di casa con una Peugeot 207 S2000, prima attardato da
problemi all’interfono e poi costretto a gettare la spugna nella seconda tappa
dopo una foratura.
Il confronto tra gli “Junior” under 25 si è rivelato assai frizzante come accaduto per l’assoluta. Ha
vinto il molisano Giuseppe Testa
(Peugeot 208 R2), dopo aver preso il testimonio a tre quarti di gara, dal
piemontese Michele Tassone,
ufficiale Peugeot con la 208 R2, afflitto da problemi all’impianto frenante. Testa
si è anche classificato in settima posizione assoluta finale. Tassone ha chiuso
poi secondo ed il veneto Marchioro
(Peugeot 208 R2) terzo con una prestazione in crescendo. Sfortuna invece per
entrambi i giovani lucchesi in gara, Luca
Panzani (Renault Twingo) fermato da una panne elettrica e ripartito poi
stamani con la regola della riammissione in gara con penalità, e Gianandrea Pisani (Renault Twingo),
fermato invece da una dura “toccata” posteriore.
Nella categoria
tricolore “produzione”, vittoria per
il pavese Giacomo Scattolon (Renault
Clio R3C), mentre i trofei monomarca sono andati a Gubertini (Suzuki Rally Trophy), Andolfi Jr. (Trofeo Renault Clio R3T) e Bernardi (Trofeo Renault Twingo R2 Top).
Ieri si è svolta la
sfida riservata al Trofeo Rally
Nazionali, con coefficiente 2,5 di punteggio (era la prima prova
stagionale), vinta con un bis dal pistoiese di Lamporecchio Luca Artino, su una Skoda Fabia S2000.
Artino, con la stessa macchina del 2014, ha ingaggiato una bella lotta con il
conterraneo Fabrizio Nannini (Peugeot
207 S2000), secondo sotto la
bandiera a scacchi. Il parmense Vescovi con la Clio R3 é giunto terzo davanti all'elbano Francesco
Bettini, alla sua prima volta con la Peugeot 207 S2000.
CLASSIFICA
FINALE (TOP FIVE) : 1. Perico-Turati (Peugeot 208 T16 R5) in 1h54’32”3; 2.
Michelini-Perna (Citroen DS3 R5) a 35”5; 3. ''#NC3''-Farnocchia (Ford Fiesta
R5) 4. a 45”0; 4. Albertini-Fappani (Peugeot 208 T16 R5) a 56”9; 5.
Andreucci-Andreussi (Peugeot 208 T16 R5) a 2’25”8.
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