Le giornate finali della
rassegna bolognese hanno nuovamente posto all’attenzione dei media e del grande
pubblico il pilota di Cerreto Guidi, che ha conquistato per la terza volta
l’ambìto trofeo.
Ha avuto così accesso al
“Memorial Bettega”, dal quale si è poi ritirato, dopo la prima giornata da
protagonista, per protesta contro un‘interpretazione regolamentare che gli ha
negato la semifinale.
11 dicembre 2017 -
Tobia Cavallini ha nuovamente confermato il suo grande
feeling con la pista del Motor Show di Bologna, la celebre Area 48,
nella quale nel fine settimana appena trascorso ha conquistato il successo nel Trofeo Italia WRC.
Ha onorato al meglio una sfida a lui cara, ricca di ricordi
importanti, sempre al volante della Ford
Fiesta WRC firmata Tam Auto e gommata Pirelli, andando a conquistare la sua
terza vittoria in questa kermesse e di fatto acquisendo il diritto di accedere
al “Memorial Bettega”, sfidando i
diversi “nomi” del rallismo internazionale.
Durante tutta l’arco della giornata di sfide, Cavallini (per
l’occasione portacolori del Jolly Racing Team) è stato costantemente tra i più
veloci e nonostante un errore di guida durante le prove libere ed un problema di ordine tecnico, durante le
qualificazioni, in finale ha avuto ragione dello svizzero Della Casa in una
finale incandescente dove ha appunto mostrato il proprio grande feeling con la
pista felsinea.
Una
volta avuto l’accesso al “Memorial Bettega”, Cavallini ha dato conferma del proprio
stato di forma, entrando subito nel lotto dei migliori per giocarsi il Trofeo
“Pucci Grossi” del sabato. Poi è arrivata la decisione di ritirarsi dalla
competizione contestando il fatto di essere stato eliminato, nonostante
risultasse a pari punti con Giandomenico Basso e il boliviano Marco Bulacia
oltre ad essere il più veloce dei due avversari nel giro di manche del suo
girone contro di loro (1'43"57 contro l'1'44"29 di Basso e
l'1'44"39 di Bulacia).
Cavallini,
pur vincendo poi la sfida con Basso ha ritenuto non opportuno essere stato
eliminato dal giro veloce del trevigiano, in una manche conquistata con un secondo
e mezzo di vantaggio. I commissari hanno invece utilizzato questa
discriminante, che ha invece premiato proprio Basso perché autore del giro più
veloce ottenuto nelle due sfide con i diretti rivali, appunto Cavallini e
Bulacia, a prescindere dall'esito della manche. Da lì quindi la decisione di
fermarsi per protesta.
Del
Motor Show 2017, a Cavallini rimane dunque la soddisfazione del successo unita
alla consapevolezza che dentro l’Area 48 è sempre tra i piloti da battere.
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