10° TUSCAN REWIND 2019:
VITTORIA E TITOLO
TRICOLORE PER BASSO-GRANAI (SKODA FABIA R5)
Spettacolo e agonismo
lungo le otto prove speciali della gara, che hanno eletto il Campione d’Italia.
Ai posti d’onore Crugnola-Ometto
(VolksWagen Polo R5) e Andreucci-Briani (Peugeot 208 T16 R5)
Debutto sterrato in grande
stile per il pluricampione di motocross Tony Cairoli, decimo assoluto,
autore di una prestazione
costantemente nei quartieri alti della classifica.
Nel Trofeo Terra Rally Storici,
vittoria per i vicentini Romagna-Addondi (Lancia Delta Integrale),
mentre si è fermato per
uscita di strada durante l’ultima prova “Lucky”, quando era al comando.
Montalcino (Siena), 23 novembre 2019
Il
trevigiano di Cavaso del Tomba, in coppia con il senese Lorenzo Granai, su una
Skoda Fabia R5 sono i vincitori del 10° TUSCAN REWIND 2019, l’ultimo atto del
Campionato Italiano Rally (CIR), disputato tra il pomeriggio di ieri e la
giornata odierna.
Erano quattro i “top player” che si giocavano lo scudetto, Giandomenico
Basso, Simone Campedelli, Andrea Crugnola, Luca Rossetti. Poi c’era il
coefficiente maggiorato della gara ed i due scarti ed ai fini della compilazione della classifica per il titolo
assoluto piloti, nessuno era “trasparente”, in diversi potevano togliere loro i punti,
visto il valore delle forze in campo.
Dalla prima prova “televisiva”
di ieri e l’intera giornata odierna si è assistito a momenti decisamente “caldi,
con duelli sul filo dei decimi di
secondo e varii ribaltamenti di classifica ed è stata proprio l’ultima delle
otto prove speciali in programma, il terzo giro sui poco più di 27 chilometri
della celebre “Torrenieri-Castiglion del bosco” ad assegnare vittoria di
gara e di titolo, per di più sotto la pioggia.
E tra i quattro “assi”
che se la giocavano ha svettato appunto Giandomenico Basso, che è andato a
vincere una gara che per assegnare la vittoria ha conosciuto, come già
accennato, fasi altalenanti, con lo scettro del leader passato di mano diverse
volte. Aveva infatti iniziato al comando il varesino Crugnola, con Ometto alle
note sulla VolksWagen Polo R5, per poi dover cedere all’attacco deciso del cesenate
Simone Campedelli, sulla Ford Fiesta R5. Affiancato da Tania Canton, Campedelli
è rimasto al comando sino alla quinta prova, per poi vedersi affondare in
classifica da una foratura, costata circa 30”. Successivamente era passato
primo il veronese ufficiale Hyundai Umberto Scandola, affiancato da D’Amore, con
la i20 sudcoreana, ma una panne elettrica dopo la settima prova lo ha messo fuori
causa.
Alla soglia dell’ultima
prova, con Scandola fermo aveva preso le redini della classifica l’ufficiale
Citroen Luca Rossetti, con Eleonora Mori. Il driver pordenonese e la copilota
vicentina, però hanno tenuto la loro C3 R5 davanti a tutti per poco, incappando
in una foratura anche loro perdendo tre minuti proprio all’ultimo appuntamento
con il cronometro, quello che poteva anche laurearli campioni mentre invece
hanno finito come dodicesimi. Malasorte anche per Campedelli, che ha finito nel
peggiore dei modi la corsa tricolore finendo fuori strada, fatale anche per lui
l’ultima “piesse”.
Basso ha dunque
vinto gara e campionato, al secondo posto ha poi finito Crugnola (gara in concreta
progressione, la sua, risalito dall’ottava posizione dopo la PS 2), terzo è poi
salito l’inossidabile Paolo Andreucci, primo anche degli iscritti al “tricolore”
terra (il cui titolo era già stato assegnato alla gara precedente al francese
Consani), con la Peugeot 208 R5, affiancato da Briani.
Una prestazione in
ascesa, quella Campione italiano uscente, conferma della sua classe ed
affidabilità, con la quale ha sopravanzato un altro grande del rallismo
italiano, il trentino Renato Travaglia, ottimo quarto assoluto con al fianco Gelli
(Skoda Fabia R5).
Completa la top five
il greco innamorato degli sterrati italiano Joannis Papadimitriou (Skoda Fabia
R5), sesto è invece il giovane vicentino Alberto Battistolli, stavolta con al
fianco l’esperto Zanella (Skoda Fabia R5), tanto veloce quanto anche
spettacolare.
Ottima la prestazione della “star”, Tony Cairoli. Non
nuovo alle esperienze rallistiche, il nove volte Campione del mondo di motocross,
al via con una Skoda Fabia R5 ed affiancato da Anna Tomasi, ha operato in
grande stile il suo debutto sulle strade bianche con un esaltante decimo
posto assoluto, costantemente tra i migliori in ogni singola prova. Un “brivido”
sulla quarta prova con una “toccata” posteriore ed un successivo “lungo” sulla
sesta non hanno comunque scalfito la sua voglia di mettersi in gioco e
guadagnarsi subito sul campo i galloni di rallista.
Per
quanto riguarda la classifica finale del Campionato Italiano, un cammino
avviato a marzo dal Ciocco (Lucca), Basso ha vinto il suo terzo titolo
nazionale in carriera, con 91,50 punti, Crugnola ha finito alle sue spalle con
82,25, Campedelli è terzo con 68,75 e quarto Rossetti a 65,50.
Anche l’ultima
fatica stagionale del Trofeo Terra Rally Storici è stata spettacolare.
Un percorso più corto, il loro, sul quale hanno duellato le due Lancia Delta
integrale di “Lucky”-Cazzaro e Romagna-Addondi. Tra loro è stato un dualismo sul
filo dei decimi di secondo, con la vittoria assoluta poi andata a Romagna
(vincitore pure del 4. Raggruppamento) complice anche l’uscita di strada del
rivale proprio sull’ultima prova. Secondo ha quindi chiuso il cremonese Mauro
Sipsz, con la Lancia Rally 037 e terzo il sammarinese Baldacci, con una Ford
Escort MKII, primo del terzo raggruppamento.
Tra i “nomi” non è partito il già Campione del Campionato
Italiano Terra, il francese Stephane Consani, incappato in un’uscita
di strada durante il test con la vettura da gara ieri mattina, con la quale ha
danneggiato irrimediabilmente la sua Skoda Fabia R5. Altri ritiri “eccellenti”
sono stati quelli dei già citati Scandola e Campedelli e fermo già dalla terza
prova anche il padovano Marchioro (uscita di strada).
Soddisfazione da parte dell’organizzazione, Eventstyle, per l’esito della gara in tutte
le sue sfaccettature, peraltro seguito da migliaia di appassionati che hanno
sfidato anche le bizze del meteo.
Ne parla il patron Gabriele
Casadei: “Abbiamo
atteso con ansia queste giornate, per arrivarvi abbiamo lavorato duramente non appena finita l’edizione dello scorso
anno, che vista oggi fu decisamente una “palestra” per allestire quello che
vedete adesso: un "GRAZIE" alle tante persone che ci sono state
vicine con consulenze, con la collaborazione nelle varie fasi, abbiamo trovato
porte aperte, incoraggiamenti, tanta disponibilità e partecipazione, a
Montalcino, come a Buonconvento, i “cuori pulsanti dell’evento”, così come
anche in tutto il territorio senese. Intorno a questa idea si sono riunite
delle persone, DELLE GRANDI PERSONE, che hanno permesso la realizzazione dell’evento.
Oltre alle Amministrazioni locali, al tessuto economico del territorio, ai
diversi partner che ci sostengono e permettono a tutti noi di portare avanti
questa nostra passione. Passione per lo sport, passione anche per il territorio
stesso, una terra che non ha certo bisogno di presentazioni per quanto è
conosciuta nel mondo, ma che certamente nel nostro piccolo cerchiamo ulteriormente
di valorizzare. Lo facciamo con il
messaggio del motorsport, che da queste parti ha una lunga tradizione, queste
terre hanno scritto pagine indimenticabili di storia sportiva che si perdono
nelle nebbie del passato ma allo stesso tempo sono quanto mai nitide nei
ricordi ed è per questo che abbiamo lavorato con convinzione di essere la
continuità della storia. Devo dire
"GRAZIE " anche a coloro, i piloti e le squadre, che hanno raccolto
il classico “guanto di sfida” di una gara che non mai tradito le attese di
tutti, dal pilota all’appassionato, agli addetti ai lavori”.
CLASSIFICA
ASSOLUTA: 1.
Basso-Granai
(Skoda Fabia R5) in 1h14’44.3; 2. Crugnola-Ometto (Volkswagen Polo R5) a 11”5; 3. Andreucci-Briani (Peugeot 208 R5)
a 47”5; 4. Travaglia-Gelli (Skoda Fabia R5) a 1’04”0; 5. Papadimitriou-Harriman
(Skoda Fabia R5) a 1’33”4; 6. Battistolli-Zanella (Skoda Fabia R5) a 1’38”7; 7.
Taddei-Gaspari (Hyundai I20 R5) a 1’41”1; 8. 8. Costenaro-Bardini (Skoda Fabia R5)
a 1’54”8; 9. Consani-Salmon (Skoda Fabia R5) a 2’56”6; 10. Cairoli-Tomasi (Skoda
Fabia R5) a 2’58”8.
NELLA FOTO : Basso-Granai (foto Roberto Carli)
#Rally #CIRally #CIRT
#TTRS #Montalcino #TuscanRewind2019 #Siena
#sterrato #motorsport #gravel #Buonconvento
Nessun commento:
Posta un commento