INFORMAZIONI STAMPA
Anche la
seconda tappa della gara è stata condizionata dalla sfortuna, con Michele che
ha rischiato di non arrivare a fine giornata. Oggi la terza tappa, si arriva a
sfiorare i 4000 metri ,
con 301 chilometri di prova competitiva.
- 07 gennaio 2014 -
Prosegue con i tradimenti della Dea Bendata, la Dakar 2014 per Michele e
Pietro Cinotto. Hanno portato a termine anche la seconda tappa di ieri con
grosse difficoltà ma anche con forte determinazione, quella che li vuole
portare sino alla bandiera a scacchi tra due settimane a Valparaiso.
La seconda tappa di ieri é stata ostica a moltissimi equipaggi,
molti dei quali hanno dovuto alzare bandiera bianca.
Ha rischiato il fuori tempo massimo Michele Cinotto, nella tappa di
ieri, prima per problemi alle sospensioni anteriori, poi risolti dall’assistenza
veloce, successivamente si è rotto il ponte posteriore, costringendo lui e
Fulvio Zini a dover terminare la frazione di gara con la sola trazione
anteriore. Proprio l’avere solo un assale di trazione si è rivelato un nemico
in più da battere nel tratto di sabbia, ove la Toyota non riusciva a fare
strada. L’equipaggio è arrivato a notte fonda, con pesante ritardo ed
estremamente provato, ma comunque ancora in gara, grazie alla decisione dei
Commissari Sportivi.
“Una giornata
durissima – commenta Michele Cinotto
– avevamo perso tutte le speranze, sulla
sabbia la vettura non ce la faceva, ma con Fulvio ci siamo detti che non
potevamo fermarci, siamo arrivati al bivacco che era quasi mattina, esausti, ma
pronti a dare di nuovo battaglia”.
Anche Pietro Cinotto, insieme all’esperto Maurizio Dominella non è stato
esente dai tradimenti della Dea Bendata. Dopo un avvio competitivo in grande
stile, sempre nelle posizioni di vertice della categoria, nel tratto di sabbia
ha sofferto ben quattro stallonamenti di pneumatici che lo hanno anche in
questo caso rallentato facendolo finire 86°.
“Ancora sfortuna,
il tratto di sabbia è stato decisamente ostico non solo a noi – commenta Pietro Cinotto – purtroppo non abbiamo potuto fare altro che avere pazienza e rimetterci
in gara. Ci conforta il fatto che quando non abbiamo avuti problemi, stavamo
facendo una bella prestazione. Non si molla!”.
Oggi gli equipaggi
troveranno i primi percorsi di alta montagna attraverso le “pre-Ande” ad
altezze fino a 4000 metri ;
dopo 295 km
di trasferimento, 301 km
di sezione selettiva di terreno compatto con partenza a San Rafael ed arrivo a
San Juan. Dopo tre sole tappe saranno stati percorsi già più di 2200 chilometri , e
sarà fondamentale preservare la meccanica delle vetture e le energie per il
"tappone" della quarta giornata.
Il progetto Sportivo “Dakar 2014” è realizzato in collaborazione con i
partner: SATA,VALBORMIDA, OVERMACH, VIGEL, IMU, AVEREX.
Nella foto free press: Pietro Cinotto in azione (foto Maindru)
CINOTTO RACING media service
c/o MGTCOMUNICAZIONE - studio
Alessandro Bugelli
bugelli@email.it
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