INFORMAZIONI STAMPA
Notevole
prestazione di Pietro Cinotto, che ha chiuso ai vertici della categoria, in
quarta posizione, mentre Michele ha ripreso fiducia dopo un avvio decisamente
sfortunato. Oggi altra “fatica” da 657 chilometri
competitivi.
- 08 gennaio 2014 -
E’ arrivato finalmente a splendere il sole, sulla “Dakar” di
Michele e Pietro Cinotto. Ieri, con la terza tappa della maratona sudamericana,
entrambi gli equipaggi hanno ripreso fiducia, correndo senza particolari
problematiche tecniche.
Ciò ha consentito a Pietro di rimettersi in forte evidenza nella
categoria di appartenenza, finendo la tappa in quarta posizione e 50° assoluto.
Un brivido ha attraversato la schiena sua e del navigatore Dominella quando in
un tratto veloce si è aperto il cofano motore rischiando di farli uscire di
strada. Hanno tenuto la mente fredda ed hanno poi risolto il problema in soli
15 minuti.
Michele, con Zini sul sedile di destra, partendo in posizione molto
arretrata per via del ritardo accumulato con la seconda giornata, ha dovuto
liberarsi spesso dal “traffico” generato dai camion in gara, rimanendo anche
insabbiato nel famoso “fesh-fesh”. Michele ha guidato comunque bene, con
estrema attenzione in quanto era necessario seguire i solchi scavati dai camion
stessi.
“La
Dea Bendata ancora non ci vuole accarezzare
– scherza Pietro Cinotto –
ma noi non si molla! Siamo andati bene,
abbiamo corso forte e nel frattempo preservato la meccanica della Toyota.
Abbiamo comunque visto che ce la possiamo giocare. E’ ancora molto lunga, ma
teniamo duro, vogliamo arrivare a Valparaiso, abbiamo un appuntamento con . . .
la bandiera a scacchi!”.
“Anche oggi è stata dura – commenta Michele Cinotto – abbiamo dovuto guidare tra il tanto traffico dei camion, ci doveva fare
molta attenzione. Comunque, a parte un insabbiamento direi che siamo andati
bene. E’ ancora lunga . . . e le sensazioni sono comunque davvero uniche!”.
Con 657 km di sezione selettiva,
la quarta tappa di oggi, da San Juan a Chilecito rappresenta la speciale più
lunga degli ultimi anni: infatti, dalla storica tappa del 2005 da Zouerat a
Tichit non si correva un tratto competitivo cosi lungo. Di fondamentale
importanza sarà la capacità degli equipaggi di tenere sempre la concentrazione
alta ed un ritmo costante per tutto il percorso, che sarà caratterizzato da
passaggi in canyon stretti, attraversamenti di fiumi e terreni estremamente
ampi dove sarà difficile mantenere il contatto visivo con i compagni di squadra.
Una volta giunti al bivacco, sarà importante recuperare le energie per la tappa
successiva che misurerà una speciale di 527 km con la sabbia come protagonista
principale: sono queste le tappe chiave della prima settimana della Dakar 2014
Il progetto Sportivo “Dakar 2014” è realizzato in collaborazione con i
partner: SATA,VALBORMIDA, OVERMACH, VIGEL, IMU, AVEREX.
Nella foto free press: Pietro Cinotto in azione nella terza tappa (foto
Maindru)
CINOTTO RACING media service
c/o MGTCOMUNICAZIONE - studio
Alessandro Bugelli
bugelli@email.it
Nessun commento:
Posta un commento