Una gara decisa, quella del pilota di Cerreto Guidi
che nonostante alcuni momenti “caldi”
che nonostante alcuni momenti “caldi”
e qualche problema tecnico ha saputo tenere la testa della
corsa dalla prima prova speciale.
Il resto del podio per Artino e Pinelli, autori di grandi performance.
Grande il successo organizzativo e mediatico per l’evento,
che ha guardato molto a comunicare il territorio, oltre ad essere stato
confortato da un forte input di adesioni, quindici in più dell’edizione passata.
Larciano (Pistoia), 06 maggio 2018
Una gara organizzata
all’ultimo secondo e poi dominata dal primo metro di gara, nonostante qualche
momento “topico” ovviato con il sapere del professionista. E’ stato questo il 34° Rally della Valdinievole, per Tobia
Cavallini, il pilota di Cerreto Guidi
che ha messo per la prima volta la propria firma sull’albo d’oro di una
delle gare più longeve ed apprezzate in Toscana.
Il rally, organizzato da Laserprom 015, terza prova del Campionato
Toscano ACI Sport, per Cavallini è stato un crescendo di sensazioni, oltre
all’averlo organizzato all’ultimo minuto lo ha corso debuttando con tutte le
incognite di debuttare con la Skoda
Fabia R5 e con al fianco un nuovo copilota, il versiliese Giuliano Manfredi, quest’ultimo forte
comunque di grandi esperienze di vertice.
Cavallini ha costruito gran
parte del proprio successo con la quaterna di vittorie parziali della prima
giornata di gara, i due passaggi rispettivamente a Larciano e Lamporecchio di ieri pomeriggio/sera, disputati davanti
al pubblico delle grandi occasioni, per poi vedersi ridurre il vantaggio per un
errore durante la quinta prova ed un problema di natura elettrica nel finale. Momenti
decisamente “caldi” ai quali, insieme alla squadra, ha saputo ovviare con estrema
sicurezza e decisione sino al trionfo sotto la bandiera a scacchi, posta in Piazza Vittorio Veneto a Larciano, gremita da un folto pubblico.
Al secondo posto ha terminato
l’attesissimo Luca Artino (Skoda
Fabia R5), che in coppia con Gabelloni cercava
il tris di successi. Non ce l’ha fatta, il pilota di Lamporecchio, quest’anno
impegnato nel Campionato Italiano, ma ha saputo sfruttare al meglio la gara “di
casa” per riprendere ritmo dopo un avvio stagionale punteggiato da momenti di
sfortuna. Alla fine, sotto la bandiera a scacchi, Artino ha subìto un risicato passivo
di 3”7 da Cavallini, riuscendo anche a contenere con freddezza i ripetuti attacchi
dell’amico/rivale Fabio Pinelli, con
Bugelli alle note su una Ford Fiesta R5. Anche per Pinelli una gara di alto
profilo, a tratti anche altamente spettacolare, segno che il pilota di Buggiano
ha davvero preso il miglior feeling con la vettura “dell’ovale blu”.
Quarta posizione assoluta,
con ampio merito, per il lucchese Luca
Pierotti, all’esordio con la Peugeot 207 S2000. Affiancato da Manuela Milli, l’avvocato lucchese, per
la prima volta alla guida della vettura francese e prima anche con una trazione
integrale, si è subito prodotto in riscontri cronometrici di vertice senza da
segno di soffrire il debutto in una nuova dimensione.
Quinta posizione finale per
il gentleman fiorentino Marco Cavalieri,
da anni una costante e piacevole presenza al rally di Larciano. Affiancato da Bazzani su una Skoda Fabia R5, ha
corso sempre con estrema regolarità gustandosi la gara con la vettura boema, lo
stesso che ha fatto Pierluigi Della
Maggiora, con vettura analoga, affiancato da Titti Ghilardi, sesti assoluti.
D’effetto, come accadde lo
scorso anno la prestazione di Luca Fagni
ed Alessandro Massaro, passati quest’anno alla sempre affascinante, pur
datata, Peugeot 306 Maxi Kit Car. Anche in questa occasione i due sono arrivati
a fare notizia con la settima posizione finale e di rilievo è anche l’ottavo
assoluto siglato dal giovane pistoiese Thomas
Paperini. Alla prima occasione al volante di una Peugeot 208 R2, in coppia
con Fruini, per tutto l’arco della
gara è gravitato nella top ten assoluta con riscontri cronometrici di grande
valore.
Come di grande valore è stata
la prestazione globale dei lucchesi Mori-Cesaretti
e la loro BMW M3, vettura di oltre venti anni. Hanno corso sempre in grande
spolvero, regalando anche momenti di spettacolo con la trazione posteriore
bavarese, che pur con qualche magagna elettrica li ha assecondati portandoli in
grande evidenza alla nona piazza nella generale.
Chiude la top ten
l’accoppiata Mori-Dinelli, anche
loro con una Peugeot 208 R2, a conferma della grande competitività delle
millesei “del leone”, che anche in questa occasione in Valdinievole hanno
davvero ruggito.
Prima in categoria femminile
la pratese Susanna Mazzetti, in
coppia con Chiara Lombardi, tornata
con la Renault Clio Williams dopo molte stagioni mentre, sempre “in rosa”
l’esperta lucchese Luciana Bandini è
stata appiedata dal motore della sua Clio Williams nelle prime battute di gara.
La gara ha portato sfortuna a
diversi, a partire dall’elbano Bettini,
tradito dalla frizione della sua Ford Fiesta R5 nella prima porzione di gara,
come anche alla Mitsubishi Space Star R5 dei fratelli Giordano, fermatasi ieri per un ammortizzatore out e poi
riammessa in gara oggi, occasione giusta per riprendere il lavoro di sviluppo
sulla millesei giapponese.
LA TOP TEN
ASSOLUTA: 1. Cavallini-Manfredi
(Skoda Fabia) in 46'56.5; 2. Artino-Gabelloni (Skoda Fabia) a 3.5; 3.
Pinelli-Bugelli (Ford Fiesta) a 15.6; 4. Pierotti-Milli (Peugeot 207) a 28.1;
5. Cavalieri-Bazzani (Skoda Fabia) a 1'30.2; 6. Della Maggiora-Ghilardi (Skoda
Fabia) a 1'52.5; 7. Fagni-Massaro (Peugeot 306 Maxi) a 2'07.3; 8.
Paperini-Fruini (Peugeot 208) a 2'18.8; 9. Mori-Cesaretti (Bmw M3) a 2'59.6;
10. Mori-Dinelli (Peugeot 208) a 3'17.3;
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