due giorni di grandi sfide
per tornare a scrivere la storia dei
rallies
Questo fine
settimana il mondo dei rallies torna ad abbracciare
con il tricolore una delle
gare più amate non solo in Italia.
Dieci le prove
speciali disegnate in un percorso ispirato alla tradizione, mediante il quale
in molti
cercheranno ci contrastare l’egemonia del leader della classifica Paolo Andreucci.
Occhi puntati
anche sui 19 driver elbani al via, capaci di grandi performance.
Al via anche 11
Porsche per il raduno a loro dedicato.
La grane
collaborazione con gli Enti locali confermata dall’attuazione
del progetto di
alternanza scuola-lavoro con il Comune di Portoferraio.
Livorno,
22 maggio 2018 – Ultimi giorni di “calma”, poi da venerdì il via alle sfide del 51° Rallye Elba - Trofeo Ford BluBay - Bardahl, l’edizione che
segna lo storico ritorno della gara nel contesto della massima serie tricolore
di rallies.
Dal
24 al 26 maggio la storia dei rallies non solo nazionali tornerà a
scriversi a tratto marcato ed a tinte forti, dopo ben 25 anni il Rallye Elba
torna nel contesto che più gli si addice, il Campionato Italiano Rally, del
quale è il quarto degli otto appuntamenti in calendario.
Vera
identità dell’isola, un territorio che pare fatto apposta per accogliere una
competizione di automobili, il Rallye Elba rappresenta anche un notevole
veicolo di immagine per l’isola ed in questo caso anticipa anche la stagione
turistica, idealmente allungandola sino alla fine di settembre quando, sempre
per mano di Aci Livorno Sport, andrà in scena il Rallye Elba Storico.
I MOTIVI
SPORTIVI
L’attesa
è tanta, sia perché la gara davvero era l’anello mancante della corsa
tricolore, sia perché le prime tre gare stagionali i rallies del Ciocco,
Sanremo e Targa Florio, hanno espresso notevoli spunti tecnico sportivi,
arrivando dunque sull’isola napoleonica per il classico giro di boa, un momento
in cui in molti dovranno fare i conti con strade che non sono conosciute come
per altre occasioni, proprio perché negli anni il rallye è mancato dalle scene
più importanti.
Infatti,
la maggior parte di coloro, tra i 79 iscritti, che frequentano la corsa tricolore quest’anno,
all’Elba vi hanno corso poco ed in molti casi anche mai, per cui vi è
l’incognita soprattutto delle strade che incontreranno, particolari come fondo,
ricche di insidie e molto tecniche.
Osservato
speciale sarà certamente il dieci volte Campione Italiano Paolo Andreucci,
pilota ufficiale Peugeot, con la sua 208 T16 R5. Ha vinto nella sua gara di casa al Ciocco
ripetendosi poi a Sanremo, mentre alla Targa Florio arrivando secondo dietro ad
Andrea Nucita, si è portato a 42 punti, ben 20 di vantaggio sul
romagnolo Simone Campedelli (22 punti).
Il
romagnolo, con la Ford Fiesta R5, dopo le due solari performance del Ciocco e
di Sanremo, è incappato in una battuta a vuoto alla Terga Florio, fermandosi
per incidente, ed ovviamente medita la riscossa. Al terzo posto, a 20 punti c’è
l’ufficiale Skoda Italia Umberto Scandola. Con la grande novità che sulla
sua Fabia R5 “calza” i nuovi pneumatici D-Mack, il driver scaligero dopo un
avvio sofferto si è rivalutato dal “Sanremo” ed adesso conta sulle particolari
strade elbane per suonare ancora la carica ed avvicinare gli altri due. Sia per
Campedelli che per Scandola c’è l’incognita dell’essere debuttanti, all’Elba,
mentre Andreucci ci corse nel 1993 con la piccola Peugeot 106 ufficiale,
finendo quinto ed ancor prima vi corse con il Trofeo Fiat Uno Turbo (1988) quando
la gara era ancora con il fondo sterrato.
Attenzione
a questi due nomi : Andrea Nucita (Hyundai i20 R5) e “Totò” Riolo
(Skoda Fabia R5). Entrambi non sono iscritti al tricolore, non prendono
punti, ma li tolgono. Nucita ha vinto alla Targa Florio ed all’Elba corre per
la prima volta, Riolo invece con le strade isolane ha un certo feeling,
avendovi corso – e vinto – anche con le auto storiche. Saranno i classici aghi
della bilancia per chi ha mire tricolori, arbitri inesorabili di una sfida
davvero stellare.
Ai
piedi del podio provvisorio c’è il lombardo Andrea Crugnola (Ford Fiesta
R5), uno dei migliori esponenti della “filiera verde” dei rallies italiani.
Dopo le prime due convincenti gare anche per lui la terza ha detto male, con un
ritiro per problemi tecnici, cosa che lo ha fatto avvicinare pericolosamente
nella classifica del tricolore “asfalto” (che prevede solo le sei gare su catrame della corsa tricolore) dal
lucchese Luca Panzani (Ford Fiesta R5), quinto nella generale dopo la
bella performance siciliana, che lo ha portato a soli due punti dieto a lui.
Crugnola quindi ha voglia di pieno riscatto e Panzani andrà in cerca di
continuità alla sua prima stagione vera con una vettura di vertice, dovendo
svolgere anche il compito di tester ufficiale degli pneumatici Hankook.
Grandi
aspettative anche per l’altro lucchese Rudy Michelini (Skoda Fabia R5),
sesto nella generale con 10 punti. A lui mancano i punti pesanti persi con il
ritiro di Sanremo (uscita di strada) e certamente conta di rifarsi sull’isola
ed anche il giovane pavese Giacomo Scattolon (Skoda Fabia R5) ha da
recriminare l’assenza alla prima gara del Ciocco, visto che sia a Sanremo che
alla Targa Florio ha fatto sentire bene la propria presenza. Occhi puntati poi
sul reggiano Antonio Rusce (Ford Fiesta R5), alla sua terza stagione
tricolore e desideroso di scalare qualche posizione, obiettivo anche per
l’abruzzese Giuseppe Testa (Ford Fiesta R5), sul quale pesando due gare
a zero punti, sulla stessa linea del toscano, pure lui di Lucca, Federico
Santini (Skoda Fabia R5), che avrà certamente voglia di rifarsi dalla
delusione per il ritiro (doppia foratura) della Targa Florio.
In
cerca di luce dei riflettori da prima scena anche lo svizzero Kevin
Gilardoni (Ford Fiesta R5), che all’Elba avrà certamente in obiettivo di
proseguire l’apprendistato con la vettura dell’ovale blu, come in apprendistato
ci sarà il maremmano Leopoldo Maestrini (Skoda Fabia R5), impegnato nel
suo primo anno di campionato Italiano, mentre sarà chiamato ad una prova
importante l’altro giovane, accasato Peugeot, Marco Pollara. Il
siciliano, con la seconda 208 T16 R5 ufficiale dovrà obbligatoriamente cogliere
un risultato di rilevo, dopo due ritiri in tre gare, per non perdere il contatto
con il gruppo. Inoltre, con la possibilità di rimescolare le carte, è
annunciato il debutto su asfalto del Campione Italiano su terra 2017, il
modenese Andrea Dalmazzini, anche con una Ford Fiesta R5.
Interessante
il ritorno di Giovanni Galleni (Peugeot 208 T16 R5) ed anche la presenza
del finlandese Emil Lindholm (Hyundai i 20 R5) certamente sarà da
seguire.
Grandi
manovre ed anche tanto spettacolo poi si
aspettano anche dagli attori del Campionato
Italiano R1, con il piacentino
Giorgio Cogni, il leader (40 punti), pronto
al primo allungo stagionale, inseguito a
dieci lunghezze da Poggio e Martinelli. Scintille
si aspettano anche dal Trofeo Renault
Twingo R1 Top, dove il leader
Alberto Paris ha davanti a sé l’occasione di un allungo deciso in
classifica mancando i suoi diretti
inseguitori in classifica, Bruno e Pisani, ma con Pederzani e Catalini pronti a metterlo in difficoltà, così come
farà l’inossidabile Claudio Vallino,
uno che all’Elba ci ha già corso con soddisfazione.
Nel Trofeo Renault Clio R3 Top, il reggiano Ivan Ferrarotti è pronto ad allungare
al comando, ma dovrà fare i conti con
Riccardo Canzian, secondo, ed anche con Emanuele Rosso, terzo. Il Trofeo Peugeot Club abbraccerà
tutte le vetture “del leone” private in gara ed il Suzuki Rally Trophy vedrà di nuovo impegnato Cogni a rintuzzare gli attacchi di Martinelli e di Poggio, che lo seguono nell’ordine.
Da
seguire anche le due Abarth 124 R-GT
affidate ai giovani Christopher Lucchesi
e Andrea Modanesi. Sinora Lucchesi ha fatto tris di successi, in classe
R-GT, all’Elba prenota il poker, Modanesi ha tutta l’intenzione di bloccare la
sua cavalcata.
Tre le “dame” al via: Rachele
Somaschini (Peugeot 208 R2), Patrizia
Perosino (Peugeot 208) e la lucchese Giulia
Serafini, con una meno potente Peugeot 106 rally Gruppo N.
E poi, ci saranno loro, piloti
elbani, per i quali la loro gara è qualcosa di unico, per lei c’è un amore
viscerale e va onorata in tutto e per tutto. Saranno in 19, in totale,
tutti capaci di grandi prestazioni, nelle strade amiche, ispirati
certamente a quel Claudio Caselli
che arrivò all’apoteosi con la vittoria
assoluta nel 1992, l’unica, per ora, di un pilota elbano in una gara
tricolore. Da Francesco Bettini ad Alberto
Anselmi, da Andrea Volpi a Riccardo
Galullo, Stefano Coppola, “Lo Ciao” e molti altri, ci si aspettano grandi
prove.
Nella gara
“nazionale”, si prevede un’egemonia di “Pedro”,
con la Hyundai i20 R5. Il bresciano è un grande estimatore delle strade
isolane, che gli hanno dato ampie soddisfazioni con le vetture storiche, e
sicuramente da tenere d’occhio ci sarà lo spezzino Giuseppe Iacomini, con una Peugeot 206 S1600, opposto al lucchese Pietro Checchi (Renault Clio S1600).
Oltre alla competizione il Rallye Elba
sarà un momento di grande enfasi con il Raduno
Porsche, al quale si sono iscritti 11 equipaggi, per dare il giusto tributo
alla Casa di Stoccarda attraversando le mitiche “piesse” elbane.
IL PROGRAMMA DI GARA
Il
Rallye Elba, patrimonio storico-sportivo non solo italiano, è pronto dunque a
far rivivere le sfide della massima serie tricolore di corse su strada e per
questo è stato approntato un percorso di forte impatto, che rispetto al recente
passato è stato rivisto per circa il 60%, peraltro con l’introduzione di una
nuova prova speciale oltre alla riconferma della “spettacolo” di
Portoferraio, opportunamente modificata per rispondere alle prescrizioni
federali in materia, con il confronto tra i concorrenti “ad inseguimento”, uno
contro uno (di Km. 2,620).
La
nuova prova speciale sarà la “Porto Azzurro-Volterraio” (Km. 14,770),
che aprirà la contesa nel pomeriggio di venerdì 26 maggio, iniziativa
fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale appunto di Porto Azzurro.
Novità anche per la “Volterraio-Cavo” (Km. 26,310, la più lunga della
gara), mai fatta correre in questa conformazione, la quale - assicurano gli
organizzatori - promette spunti interessanti. Vi sarà poi la “Due Mari” in
una versione allungata (Km. 22,350), mentre per le altre si è tenuta la
conformazione del passato.
Dieci, in totale, le
prove speciali, per una distanza competitiva di 151,480
chilometri (il 37,92% del totale) a fronte dei 399,610 dell’intero tracciato. Diversa
la conformazione del percorso della gara “nazionale”, la quale farà
disputare tre prove il primo giorno (i concorrenti partiranno con la
“spettacolo” di Portoferraio) ed altrettante al sabato (64,290 Km. cronometrati
sul totale di 226,230).
La
prima giornata avvierà con la cerimonia di partenza in centro a Portoferraio a
partire dalle ore 16,15 di venerdì 25 maggio, dopodiché i concorrenti
dovranno affrontare cinque impegni cronometrati, dei quali gli ultimi
due con l’imbrunire, per poi chiudere a partire dalle ore 23,10 con l’entrata
nel parco chiuso notturno di Portoferraio.
L’indomani,
sabato 26 maggio, uscita dal riordino notturno alle 08,00 ed arrivo
finale, sempre in centro a Portoferraio, a partire dalle ore 17,25, dopo
aver corso altre cinque prove speciali. Sarà, questa, una giornata decisamente
impegnativa, con altri 95,860 chilometri di sfide e soprattutto con l’impegno
finale della “Due Mari” di 22 chilometri.
La
logistica sarà la stessa degli anni recenti, con il Quartier Generale
dell’evento situato all’Hotel Airone, sulla strada che da Portoferraio
conduce a Porto Azzurro, il Parco Assistenza è previsto a Portoferraio ed i
riordinamenti sul lungomare.
IL PROGETTO
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Il Rallye Elba è una realtà sportiva legata
all’isola d’Elba ormai da decenni e, nel corso degli anni, ha offerto grandi
spettacoli contribuendo in modo importante alla valorizzazione del territorio
in termini di promozione turistica e di lavoro indotto.
Il forte legame della gara con il territorio
è evidenziato anche con “A Scuola di
Rally”, il progetto di Alternanza Scuola-Lavoro che vedrà impegnati 35 alunni delle classi terze dell’ITCG
Cerboni di Portoferraio, indirizzo Turismo, in un’esperienza coinvolgente
dietro le quinte della competizione rallistica.
L’iniziativa, organizzata in
collaborazione con l’Assessorato alle
Politiche Giovanili del Comune di Portoferraio, è stata fortemente voluta dalla
dirigenza di ACI Livorno Sport e favorevolmente accolta dall’Istituto
Tecnico Cerboni.
L’obiettivo è quello di avvicinare i
ragazzi al rally inteso non soltanto come sport, ma anche nei suoi aspetti
organizzativi.
Gli studenti saranno dunque impegnati
nella segreteria organizzativa, nella direzione gara, avranno modo di assistere
alla gestione dei rapporti commerciali, affiancheranno i giornalisti in sala
stampa, si occuperanno dell’accoglienza di ospiti e piloti al parco partenze e
arrivi e seguiranno la promozione e il merchandising.
In previsione del Rallye Elba Storico di settembre i ragazzi, questa volta
dell’indirizzo CAT (Costruzioni,
Ambiente e Territorio), collaboreranno anche nella fase dei rilievi tecnici
e dei sopralluoghi pre-gara.
FOTO ALLEGATA: uno scorcio panoramico dell’edizione
2017 (foto L. Barsali)
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