Si
prospetta un’edizione di alto livello qualitativo di piloti e vetture,
quella
dei quaranta anni di una delle gare più apprezzate e cariche di storia in
Italia.
Valido
come ultima prova del Campionato Rally di Zona,
conferma la sede a Maranello ed il format del
2018.
Il
cesenate Simone Campedelli, protagonista del “tricolore” favorito d’obbligo, ma
attenzione ai diversi “nomi” in grado di sbarrargli la strada, da Rusce a
Dalmazzini, Vellani, oltre a Tosi.
Avrà
validità importanti per le auto storiche: dal Trofeo Rally di Zona al “Tre
Regioni” di regolarità sport, oltre
ai monomarca di casa Renault e Michelin.
11 settembre
2019 – Numeri a tre cifre, per il
40° Rally Città di Modena, con un
elenco iscritti da grandi firme fissato a ben 127 adesioni, superando di
gran lunga l’edizione passata, che già ebbe oltre 100 iscritti. Previsto a Maranello (Modena) per questo fine settimana, l’evento si presenta
dunque con diversi biglietti da visita
che lasciano immaginare una gara ricca di valore, dati gli attori che vi
saranno.
Dunque EventStyle,
l’organizzatore ha aggiunto un nuovo ed
importante tassello, insieme ad Aci Modena, per il rilancio in concreto della
gara, che anche quest’anno ha sentito forte il sostegno del territorio, come
quello della provincia di Modena, dell’Amministrazione
Comunale di Maranello, dei Comuni di Serramazzoni, Sassuolo, Prignano sulla Secchia e
Castelvetro di Modena,
quelli interessati al passaggio della gara che hanno confermato il proprio
ruolo al fianco dell’evento, inteso soprattutto come veicolo di comunicazione
dei luoghi che attraversa.
Il Rally Città di Modena duemiladiciannove sarà gara
conclusiva della Coppa rally di Zona, valida anche per Trofeo Rally di Zona (TRZ)
per auto storiche, anche il “Trofeo 3 Regioni” di Regolarità Sport, oltre a prevedere le
validità per la Michelin Zone Rally Cup e dei monomarca di casa Renault, il “Corri
con Clio N3”, il Trofeo “R3C Open”, ed il “Trofeo R3T Open”.
“NOMI” E VETTURE DI ALTISSIMO LIVELLO PER
UN’EDIZIONE DA GRANDI FIRME
Dei 127
iscritti in totale, 82 sono delle vetture “moderne”, tra le quali balzano
all’occhio le ben 16 auto di categoria
R5. Numeri che già
identificano il successo di questa edizione dei quaranta anni, festeggiati
dunque al meglio. I classici “onori di casa” li farà certamente Andrea Dalmazzini, il vincitore della
scorsa edizione cercherà di ripetersi con l’abituale Ford Fiesta R5 di GB
Motors Racing, impresa non certo facile: su un'altra R5 “dell’ovale blu” della
stessa squadra ci sarà Simone Campedelli,
impegnato nel tricolore rally, che ha scelto la gara di Modena per preparare al
meglio il suo prossimo impegno al Rally 2Valli di Verona a metà ottobre per
rincorrere il titolo.
Il cesenate,
in coppia con Tania Canton, attualmente terzo assoluto in classifica
provvisoria del Campionato Italiano, è la guest star dell’evento,
capace di catalizzare l’attenzione di molti tifosi ed appassionati di rally, ma
sarà anche l’uomo da battere. E dal CIR arriva anche il reggiano Antonio Rusce (con Sauro Farnocchia, su
una Skoda Fabia R5), deciso a vincere anche lui dopo l’argento del 2018 e dopo
anche la recente bella performance in Friuli, con la quale è salito al secondo
posto nel “tricolore” asfalto (quest’anno ha già vinto il RAAB ed a
Salsomaggiore). Ci sarà poi Marcello Razzini, anche lui del “giro”
CIR, a sua volta presente con una Fabia per preparare l’ultima gara del CIR
Asfalto in terra scaligera. La classe R5 avrà poi da far scendere in campo
altri “diamanti” del rallismo emiliano: Gianluca
Tosi, anche lui sulla Fabia R5, correrà in ottica di preparare al meglio
l’ultimo impegno dell’IRCup di Bassano a fine mese, ed il sempre concreto Roberto Vellani, che ci riprova con la
Peugeot 208 R5.
Il plateau
di pretendenti ad un posto al sole in classifica non si ferma qui: da tenere
d’occhio il piacentino Gabriele Cogni, in coppia con Mangiarotti su una
Skoda Fabia R5 pure lui, ci saranno poi i veloci locali Gatti-Toni e Beggi-Alicervi, entrambi con l’ennesima Fabia R5, ha
poi confermato il duo Milioli-Maletti
(su Skoda Fabia), come anche ci saranno Cappi-Scorcioni (Peugeot 208 R5)
e sicuramente farà notizia il ritorno in grande stile di uno dei simboli del
rallismo emiliano, Pier Verbilli, in
coppia con Andrea Albertini. Il blasonato driver di
Montebaranzone, che da anni ha ridotto drasticamente l’attività, sarà
all’esordio sull’ennesima Fabia R5 e certamente vorrà entrare nel vivo della
sfida di vertice. Interessante da seguire sarà anche la prestazione di Luciano
D’Arcio, che si presenta al via con una datata, ma sulla carta efficace,
Renault Clio Kit e sicuramente anche la sfida “storica” del TRZ avrà
il suo perché. Punta ad un nuovo successo, al bis, Lorenzo Gilli, con la
sua Ford Sierra Cosworth, ma avrà vita dura. Con ad esempio il toscano di Pisa Gian
Marco Marcori, con la sua Porsche 911 SC. Da seguire con attenzione anche
un altro toscano, il lucchese Giovanni Mori, sempre competitivo con la
sua BMW M3 autopreparata e sicuramente vorranno fare la voce grossa Gabriele
Rossi (Ford Sierra Coworth) ed anche Oreste Pasetto (Porsche 911).
Mori, Marcori e Gilli occupano, nell’ordine, il podio assoluto provvisorio
prima di questa penultima gara stagionale, la sfida sarà decisamente “totale”.
Interessante
anche il plateau di adesioni registrato per la prova del “Tre Regioni” di
Regolarità sport. Saranno al via diversi grandi interpreti “della
precisione” peraltro con vetture di grande fascino, dalla Lancia Rally 037,
Toyota Celica e via dicendo. Il leader della classifica, Giacomo Turri
(Fiat 128) , mancando coloro che lo seguono in classifica avrà davanti a sé
un’occasione importante di allungare in classifica, così come Marco
Bentivogli (Fiat 124 Abarth) e Enzo Scapin (Lancia Beta Montecarlo),
rispettivamente quarto e sesto in classifica, possono aspirare ad entrare nel
podio provvisorio.
LA LOGISTICA ED IL PERCORSO: RIPRESI I
CARATTERI DEL 2018
Sotto l’aspetto
logistico, il “Città di Modena” targato 2019 ha ripreso i caratteri dell’anno scorso,
assicurando perciò una manifestazione che permetterà agli equipaggi ed ai team
di avere una logistica compatta per le operazioni verifica e assistenza in
gara, con il percorso che sarà sviluppato su quattro distinte prove
speciali, due da ripetere il sabato e due da ripetere la domenica per 70
chilometri di distanza competitiva su un complessivo di 283,140 dell’intero tracciato. Due le
prove da ripetere due volte il sabato, la “Montegibbio” e la “Castelvetro”
ed altrettante da ripetere due volte previste alla domenica, la “Barighelli”
e la “Valle”.
Partenza ed arrivo a Maranello, in Piazza della Libertà, dove si avrà anche il riordinamento notturno tra il sabato e la domenica, mentre gli altri saranno in Piazza Tasso a Serramazzoni e all'Acetaia Leonardi, una delle eccellenze produttive della provincia modenese.
PROGRAMMA
DI GARA
Sabato 14
settembre
07.30-09.00
Verifiche Sportive e distribuzione numeri di gara - c/o Pausa Caffè, Via Farina
44 - Maranello (Sessione riservata agli iscritti allo Shakedown)
08.00-09.30
Verifiche Tecniche - Pausa Caffè, Via Farina 44 - Maranello - (Sessione riservata agli iscritti allo Shakedown)
09.00-12.30
Verifiche Sportive e distribuzione numeri di gara - c/o Pausa Caffè, Via Farina
44 - Maranello
09.30-13.00
Verifiche Tecniche - Pausa Caffè, Via Farina 44 - Maranello
09.30-12.30
Shakedown all’interno del percorso della P.S. “Castelvetro” di km 2,940
13.30
Pubblicazione elenco verificati ammessi alla partenza e ordine di partenza
14.30
Briefing con il Direttore di Gara -c/o Auditorium Maranello - P.za Libertà
16.00
Partenza prima vettura - Piazza della Libertà - Maranello (MO)
22.05
Ingresso prima vettura nel riordino notturno - P.za Libertà - Maranello (MO)
22.10 Tempo
limite per richieste di riammissione in gara per rally storico
23.00 Tempo
limite per richieste di riammissione in gara per rally moderno
Domenica
15 settembre
08.30 Uscita
prima vettura nel riordino notturno - P.za Libertà - Maranello (MO)
16.00
Arrivo prima vettura - Cerimonia di
premiazione sul palco d’arrivo - P.za Libertà - Maranello (MO)
NELLA FOTO: SIMONE
CAMPEDELLI, ATTESISSIMO SULLE STRADE MODENESI (Foto Massimo Bettiol)
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