Il pilota di Foligno, fermo
dallo scorso aprile, ha ripreso l’attività dopo una lunga pausa alla penultima
prova del Campionato Italiano Rally Terra, conquistando la quarta piazza
assoluta ma soprattutto dopo essere sempre stato ai vertici contro avversari di
rango in una gara dal ritmo molto alto.
Ritrovato subito al meglio
il feeling con la Skoda Fabia R5 della Step-Five Motorsport gommata Pirelli,
subito forte l’intesa con
il nuovo copilota Pietro Elia Ometto.
28 settembre 2019 – Un buon rientro a conferma di quanto dimostrato nel recente
passato, per Francesco Fanari, che al
rientro alle gare dopo cinque mesi di sosta ha terminato il “Nido dell’Aquila”
a Nocera Umbra (Perugia), in quarta posizione assoluta.
Il Campione in carica del Challenge Raceday
Rally Terra, portacolori della Project
Team, ha corso sulle strade “amiche” con la consueta Skoda
Fabia R5 della Step-Five
Motorsport gommata Pirelli, onorando la gara con una prestazione di alto
livello, sempre ai vertici duellando senza troppe difficoltà con i migliori
piloti italiani, tutti reduci da una stagione intensa di gare.
Questo in Umbria per il
penultimo atto del “tricolore” su terra 2019, nel quale Fanari si è subito
gettato nella mischia portandosi subito ai vertici e lottando sino all’epilogo
per il podio, nonostante due incognite del caso, quella dell’essere stato fermo
per molto tempo, quindi dovendo riprendere a mente ed a cuore tutti gli
equilibri necessari, e quella dell’avere al proprio fianco un nuovo copilota,
il veneto Pietro Elia Ometto, in
luogo di Silvio Stefanelli, ancora
convalescente.
Libero da vincoli di
campionato, il pilota di Foligno ha duellato per tre quarti di gara soprattutto
con l’ufficiale Hyundai Scandola, vanificando la terza piazza assoluta finale nelle
ultime battute dopo aver centrato una grossa pietra in traiettoria che aveva
fatto pensare ad un danno all’avantreno, costringendolo a rallentare per alcuni
chilometri. Un “fuori programma”, un’esitazione rivelatasi determinante per una
possibile medaglia “di bronzo”.
Subito sciolti anche i
dubbi su cosa poteva essere il feeling
con il nuovo copilota, già dai primi metri delle ricognizioni poi con lo
“shakedown” l’intesa è stata perfetta, come lo è stata anche al di fuori
dell’abitacolo, sicuro incentivo a proseguire gli impegni prossimi puntando a
risultati importanti.
Alla fine, sotto la
bandiera a scacchi la soddisfazione è comunque arrivata, in un contesto
rivelatosi estremamente competitivo, ed ai quattro risultati ottenuti sulle
cinque edizioni della “rinascita” del Nido dell’Aquila, secondo lo scorso anno
e terzo nel 2014 e 2016, oltre ad un sesto posto nel 2015, si è sommato questo,
certamente dedicato alla figlia Linda, a meno di un mese dalla sua nascita.
IL COMMENTO DI FRANCESCO FANARI:
"Ci abbiamo provato, credo che alla fine sia venuto fuori
un risultato comunque importante, considerando che non correvo dalla scorsa
primavera e che in gara ho incontrato grandi avversari. Il ritmo del “tricolore
terra” è decisamente alto, basta una distrazione, un'esitazione e ti ritrovi
dietro. Poi fai fatica a risalire la china.
Macchina perfetta, squadra perfetta, intesa con il mio nuovo
copilota, Pietro Ometto, ottima sotto tutti gli aspetti, dentro e fuori la
macchina.
Quindi, una giornata perfetta, se arrivava il podio era meglio,
ma non abbiamo nulla da recriminarci. E poi, un pensiero a Silvio Stefanelli...
oggi nessuno se ne è accorto, ma era in macchina con noi...
Adesso pensiero e cuore al "Tuscan" belli carichi,
consapevoli che abbiamo un “pacchetto” che può farci stare nella mischia e
certamente farci avere una nuova soddisfazione. Grazie a tutti coloro che ci
hanno fatto sentire il loro sostegno ed il loro calore, aspettiamo tutti a
Montalcino, a novembre ! ! !"
#FrancescoFanari
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Fotografie Massimo Bettiol
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