Parte la caccia ad Albertini tra le
“moderne”,
a “Lucky” tra le storiche
Poche ora ancora ed il Friuli Venezia Giulia
sarà di nuovo sotto i riflettori per la classica doppia sfida che rappresenta
un crocevia importante per la stagione italiana e continentale.
Disegnato un percorso ispirato alla tradizione,
“rispolverando” qualche novità, nel quale si daranno battaglia ben 156 equipaggi.
UDINE, 23 agosto 2017 – Il 53° Rally del Friuli
Venezia Giulia, in programma per questo fine settimana, è pronto ad accendere i motori. Si
respira aria da “Grande Boucle”, per quanti sono gli argomenti sportivi e
tecnici proposti dalla gara, che intanto ha espresso numeri importanti per
quanto riguarda le adesioni, fissate in 100
equipaggi per le “moderne” e 56 per le “storiche”, nuova conferma del
grande amore e della grande stima che chi corre ha verso la gara, una delle più
amate non solo in Italia, ma in ambito continentale.
La validità maggiore, anche per l’edizione
duemiladiciassette, è quella per il Campionato Europeo Rally Storici,
con il 22° Rally Alpi Orientali
Historic (sesto appuntamento
della stagione), affiancato alla validità per il Campionato Italiano WRC (quarta delle sei prove in calendario). Ma
non mancheranno motivi di interesse pure per la FIA Central European Zone,
per la Michelin Rally Cup, , per il Suzuki Rallye Cup e per il Trofeo 124
Abarth, oltre al Campionato Regionale Aci Sport a coefficiente 1,5.
I MOTIVI SPORTIVI: TUTTI A CACCIA DI ALBERTINI E “LUCKY”. Per
quella che sarà la quarta prova del Campionato Italiano Rally WRC, gli occhi
saranno puntati sui bresciani Stefano Albertini/Danilo
Fappani (Ford Fiesta WRC), veri dominatori della scena con le loro tre
vittorie precedenti. Andranno alla ricerca del poker per aggiungere un tassello
importante al puzzle della loro corsa al titolo, ma sulla loro strada
troveranno diversi avversari che vorranno fermarne l’ascesa. Primi fra tutti
certamente Corrado Fontana/Nicola Arena,
con la loro Hyundai i20 WRC, staccati in classifica di 17 punti, ma nutrono
propositi di vittoria anche coloro che adesso sono terzi, Paolo Porro/Paolo Cargnelutti (Ford Fiesta WRC). Simone
Miele/David Castiglioni (Citroen DS3 WRC) e Marco Signor/Patrick Bernardi (Ford Fiesta WRC, i campioni in
carica del Campionato) si proporranno come alternative con la voglia di tirar
su punti pesanti, cosa che certamente vorrà fare il bresciano “Pedro”, in coppia con Baldaccini
(Hyundai i20 WRC), forti del fatto di conoscere bene la gara, avendola vinta
anche lo scorso anno tra le vetture storiche.
Si attendono poi
grandi performance da parte del vicentino Efrem Bianco, affiancato da
Lamonato (Skoda Fabia R5), vincitori a Schio lo scorso luglio, ma gli occhi
di tutti saranno puntati certamente sul ritorno di Luca Rossetti, in coppia
con Eleonora Mori, alla loro prima esperienza con una Hyundai i20 R5. Il
pilota pordenonese, tre volte Campione Europeo oltre che italiano ed
attualmente capoclassifica del Campionato IRCup, sarà il classico riferimento
per tutti, non solo nella classe di appartenenza (la R5, meno potente delle
World Rally Car) e sarà certamente stimolante ed avvincente vederlo all’opera
in una gara che peraltro ha già vinto due volte.
Come interessante
sarà vedere all’opera il giovane molisano Giuseppe Testa, insieme a Bizzocchi
(Ford Fiesta WRC) o anche Bergantino/Grimaldi (Ford Fiesta R5).
Attenzione poi alla presenza di un altro grande del “giro” tricolore, Alessandro
Perico, affiancato da Turati su una Ford Fiesta WRC. Grande esperto
di gare su asfalto e grande estimatore della gara friulana che nel recente
passato gli ha dato grandi soddisfazioni, il bergamasco é ovvio che punti al
primo grandino del podio anche lui, pur se non iscritto al campionato WRC. Il
toscano Rudy Michelini, alle prime armi con una Skoda Fabia R5, il
piemontese Alessandro Bosca (Ford Fiesta R5), ma anche Stefano Baccega
(Ford Fiesta WRC), Matteo Daprà (Skoda Fabia S2000) e Paolo Oriella
(Skoda Fabia R5) completano il plateau di coloro che vogliono mettersi sotto i
riflettori della prima scena.
Da seguire anche le
prestazioni dei toscani Santini/Gabelloni, con la Grande Punto Abarth
S2000, e certamente anche di Erbetta/Magrin (Peugeot 207 S2000), così
come sarà seguitissimo sulle strade amiche L’inossidabile Claudio De Cecco,
in coppia con Jean Campeis in lizza per la gara regionale con la
sua Hyundai i20 R5 e sicuramente sarà molto acclamato dal pubblico amico, così
come un altro friulano di grande nome, Fabrizio Martinis, che cercherà
nuova gloria con una Clio R3.
Nel Trofeo Abarth
124 Selenia occhi puntati sul tentativo di ulteriore allungo del savonese Fabrizio
Andolfi Junior e, sempre nel monomarca “dello scorpione” arriva la giovane
leva Cristopher Lucchesi, 18 anni appena, figlio d’arte, che corre
navigato dalla mamma. Frizzante si attende poi il Suzuki Rally Cup, con
annunciate le nuove sfide tra il leader Simone Rivia ed il suo più
diretto inseguitore, il piacentino Giorgio Cogni.
IL SOGNO CHE SI AVVERA. Il Rally del Friuli Venezia Giulia sarà anche il coronamento di un sogno.
Quello di Giacomo Malavasi
e Elia De Guio, vincitori della classifica “Under 23” alla selezione nazionale Rally Italia Talent
2017, che correranno con un’Abarth 500 ufficiale. Per loro, seguiti sul campo
dal pluridecorato Renato Travaglia come tutor, il percorso friulano sarà un
banco di prova importante, un esame esaltante da superare, peraltro con il
galloni ufficiali di un marchio mitico del motorsport.
“STORICHE” FRIZZANTI. Grandi aspettative,
ovviamente per la sfida “storica”, che
in questo caso si sdoppia, avendo la validità
sia continentale che tricolore.
Nel mirino di tutti c’è Luigi “Lucky”
Battistolli, che con Fabrizia Pons alle note ha fatto man bassa di allori
nella prima abbondante parte di stagione. Con la sua Lancia Delta integrale
16V, l’imprenditore vicentino sarà quindi l’osservato speciale in chiave
italiana, come anche in quella continentale. A rendergli la vita difficile, per
la vittoria assoluta (punta poi ovviamente al quarto raggruppamento) ci penseranno in diversi, a partire dal
francese Erik Comas, con la Lancia
Stratos ed il valtellinese Lucio da
Zanche (Porsche 911), entrambi anche
in lizza per il secondo raggruppamento.
Comas, poi, dovrà vedersela con il finlandese Ville Silvasti (Porsche
Carrera RS) per il secondo raggruppamento continentale. Marco Bianchini (Lancia Rally 037) ed Elia Bossalini (Porsche 911 SCrs) sono poi pronti a graffiare con
decisione, così come il senese Alberto
Salvini (Porsche 911) ed il biellese Davide
Negri (Porsche 911), che puntano pure loro al secondo raggruppamento.
Il terzo
raggruppamento, con l’assenza, per la corsa tricolore, di Enrico Volpato, vedrà la possibilità
per Roberto Rimoldi (Porsche 911 SC) di
staccarsi dal rivale con il quale è appaiato in classifica ma vi saranno anche
ottimi presupposti per Superti (Porsche
911), Nerobutto (Opel Kadett GT/E) e Nuccio (BMW 320) di fare grandi
progressi. In ambito continentale, invece saranno a giocarsi una buona fetta di
stagione il finlandese Pentti Veikkanen
(Porsche 911, leader della classifica)
ed il “nostro” Maurizio Pagella
(Porsche 911).
Parisi/d’Angelo,
(Porsche 911 S) ampiamente in testa all’europeo del primo raggruppamento,
possono fare ulteriore allungo e nel contempo avranno da lottare con Dall’Acqua/Brunetti (Porsche 911 S) per
la pari classifica ma in chiave tricolore.
Vi saranno poi diversi friulani, al via, certamente
acclamati e seguitissimi dal pubblico
amico: primi fra tutti certamente Corredig/Borghese
( BMW 2002 Ti) e Righi/Iacolutti
(Ford Escort RS), presenze costanti e sempre piacevoli da seguire alla “loro”
gara.
ALCUNE NOVITA’ SUL PERCORSO. La gara propone un
percorso rivisto soprattutto nel chilometraggio per la parte “moderna”, ciò per
adeguarsi alla normativa federale. E’ stata messa mano, al tracciato, senza
troppo stravolgerlo e soprattutto per farlo rimanere a stretto contatto con le
realtà territoriali, con i comuni, con la popolazione. Il Friuli Venezia
Giulia, negli anni è diventato la classica “isola felice” per le corse su
strada, la competizione è sempre stata vista a tutto tondo come una grande
opportunità di visibilità per il territorio e di ricaduta economica per
l’indotto turistico. In questo,
l’organizzazione ha sempre risposto prevedendo prove speciali di grande effetto
e che appunto possano “comunicare” i luoghi. Non si è andati a cercare prove
lunghissime, tenendo anche i forte considerazione i tratti di trasferimento
trasferimenti. È stato operato un piccolo tuffo nel passato, nella tradizione,
riproponendo la prova di Drenchia,
che non si correva da anni e sempre nel cuore dei piloti, e verrà riproposta
un’ulteriore versione dell’intramontabile prova
di “Trivio”, senza la discesa di
Oborza, ma con la spettacolare inversione
del Trivio stretto e di Stregna. Viene poi riproposta la “piesse”
di Gemona, arrivata lo scorso anno, definita esaltante da chi vi ha corso
perché ha le caratteristiche uniche di essere una “spettacolo” unita all’essere
una prova “classica”. Ogni anno, per rispettare le regole federali l’organizzazione
si vede costretta ad escludere dal percorso alcuni Comuni, causando sovente il
disappunto dei Sindaci i quali si sono molto affezionati alla gara e, nel limite
delle loro possibilità, danno sempre ad essa un sostegno.
UNA GARA, DUE GARE. È
da anni che il format del “Friuli” è questo, una perfetta commistione di sfide
per auto moderne e storiche, un connubio
che convive al meglio da anni, senza che nessuna parte copra l’altra.
Quest’anno la gara riproporrà Gemona del
Friuli, entrata a far parte del rally in modo deciso lo scorso anno e
riproposta con forza anche per questa edizione, e viene ovviamente confermata Cividale del Friuli, oramai da anni
fulcro dell’evento.
Proprio a conferma dell’avere due gare distinte, il
programma dell’appuntamento parla chiaro: venerdì
25 agosto le “storiche” partiranno da Cividale del Friuli alle 14,01 e
correranno già cinque prove speciali mentre le “moderne” faranno lo start dalle ore 18,31, svolgendo una sola
“piesse”, quella di Gemona del Friuli, peraltro allungata rispetto alla
versione 2016.
L’indomani, sabato 26
agosto, le “storiche” correranno altri sei impegni cronometrati (per un
totale quindi di undici prove speciali), mentre il tricolore WRC avranno la
spina dorsale della loro sfida, con lo stesso numero di prove, arrivando quindi
ad un complessivo di sette. Gli arrivi
saranno a partire dalle ore 18,01 per la
gara storica e dalle 18,36 per la “moderna”.
La gara tricolore WRC
conta sette prove speciali, per un
totale cronometrato di 103,160 chilometri, a fronte dell’intera distanza
che è di 300,01 con la spina dorsale dell’impegno prevista per sabato 26
agosto, con la sola “piesse” di Gemona prevista venerdì sera (dalle ore 19,31). La competizione storica continentale è
più lunga, due giorni di sfide, che
avvieranno dalle ore 14,50 di venerdì 25 agosto con la prova di Platischis. I concorrenti avranno da
duellare con ben undici prove speciali,
156,200 chilometri di distanza competitiva sui 387,790 del totale previsto.
IL “TROFEO DEI COMUNI”. E’
la consuetudine, quella del “Trofeo dei Comuni”. I quindici comuni attraversati
dal rally sono stati abbinati ad altrettanti piloti, i primi quindici
dell’elenco iscritti “moderne” ed il vincitore assoluto consegnerà il trofeo
all’Amministrazione di cui è stato portacolori, la quale lo terrà sino al
prossimo Rally del Friuli Venezia Giulia. Ecco gli abbinamenti estratti sabato
scorso nel corso della presentazione dell’evento a Gemona del Friuli:
1 ALBERTINI - TAIPANA
2 FONTANA C. - ARTEGNA
3 PORRO - CIVIDALE DEL
FRIULI
4 MIELE - GRIMACCO
5 SIGNOR - SAN PIETRO AL
NATISONE
6 TESTA - SAN LEONARDO
7 BIANCO - STREGNA
8 MICHELINI - PULFERO
9 BERGANTINO - ATTIMIS
11 PERICO - GEMONA DEL
FRIULI
12 ROSSETTI - SAVOGNA
14 BOSCA - DRENCHIA
15 DAPRÀ - PREPOTTO
LA GARA SUL WEB. Ricco di informazioni fruibili a tutti, il sito web
dell’evento, raggiungibile all’indirizzo www.rallyalpiorientali.it, è proposto in lingua italiana ed
inglese, un vero e proprio punto informativo per poter seguire al meglio i due
giorni di gara.
ASD SCUDERIA FRIULI ACU
PEC: acufriuli@pec.it
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