La qualità delle strade proposte dall’evento
si sposano anche quest’anno con quella dei piloti e delle vetture.
si sposano anche quest’anno con quella dei piloti e delle vetture.
Pensando sempre a legare il territorio, è stato
creato un percorso ispirato alla tradizione, “rispolverando” qualche novità.
Riproposto
il “Trofeo dei Comuni”.
UDINE, 21 agosto 2017 – Il 53° Rally del Friuli
Venezia Giulia, in programma per il 25-26 agosto è entrato nell’ultima settimana, quella che porterà ad accendere i
motori, a dare il via alle sfide
Sono 100 per le
“moderne” e 56 per le “storiche”, gli equipaggi iscritti, vale a dire un
nuovo successo di adesioni, una nuova conferma del grande amore e della grande
stima che chi corre ha verso la gara. Decisamente una delle più amate non solo
in Italia, ma in ambito continentale.
La validità maggiore, anche per l’edizione
duemiladiciassette, è quella per il Campionato Europeo Rally Storici,
con il 22° Rally Alpi Orientali
Historic (sesto appuntamento
della stagione), affiancato alla validità per il Campionato Italiano WRC (quarta delle sei prove in calendario). Ma
non mancheranno motivi di interesse pure per la FIA Central European Zone,
per la Michelin Rally Cup, , per il Suzuki Rallye Cup e per il Trofeo 124
Abarth, oltre al Campionato Regionale Aci Sport a coefficiente 1,5.
GLI SCENARI DELLE SFIDE. La gara propone
un percorso rivisto soprattutto nel chilometraggio per la parte “moderna”, ciò
per adeguarsi alla normativa federale. E’ stata messa mano, al tracciato, senza
troppo stravolgerlo e soprattutto per farlo rimanere a stretto contatto con le
realtà territoriali, con i comuni, con la popolazione. Il Friuli Venezia
Giulia, negli anni è diventato la classica “isola felice” per le corse su
strada, la competizione è sempre stata vista a tutto tondo come una grande
opportunità di visibilità per il territorio e di ricaduta economica per
l’indotto turistico. In questo,
l’organizzazione ha sempre risposto prevedendo prove speciali di grande effetto
e che appunto possano “comunicare” i luoghi. Non si è andati a cercare prove
lunghissime, tenendo anche i forte considerazione i tratti di trasferimento
trasferimenti. È stato operato un piccolo tuffo nel passato, nella tradizione, riproponendo la prova
di Drenchia, che non si
correva da anni e sempre nel cuore dei piloti, e verrà riproposta un’ulteriore versione dell’intramontabile prova
di “Trivio”, senza la discesa di
Oborza, ma con la spettacolare inversione
del Trivio stretto e di Stregna. Viene poi riproposta la “piesse”
di Gemona, arrivata lo scorso anno, definita esaltante da chi vi ha corso
perché ha le caratteristiche uniche di essere una “spettacolo” unita all’essere
una prova “classica”. Ogni anno, per rispettare le regole federali l’organizzazione
si vede costretta ad escludere dal percorso alcuni Comuni, causando sovente il
disappunto dei Sindaci i quali si sono molto affezionati alla gara e, nel limite
delle loro possibilità, danno sempre ad essa un sostegno.
Ecco i teatri delle sfide:
PROVA SPECIALE
“GEMONA DEL FRIULI” - CITTÀ DELLO SPORT E DEL BENSTARE (KM.1,420)
La Prova Speciale è un vero omaggio alla città di Gemona del
Friuli che è stata la città simbolo del terribile
terremoto del 1976 che fece circa un migliaio di vittime.
Questa prova è stata fortemente voluta già dall’edizione 2016 della gara
dall'Amministrazione Comunale e quest’anno viene ripresentata con un percorso
lievemente allungato. La brevità del tracciato la rende come una vera e propria
passerella di presentazione: quest’anno si parte da via Salcons, si prosegue su
Via Dante Alighieri, proseguendo fino all’inversione destra in Via Belgrado che
si percorre fino alla confluenza con Via Sottocastello. Dopo aver superato le
aiuole spartitraffico che rallentano notevolmente la velocità, si percorre Via
San Francesco e Via XXVIII Aprile per raggiungere infine Piazza del Ferro che
sta a significare la fine del tratto cronometrato.
PROVA SPECIALE
“PLAN DAL JOF” (Km. 14,980)
La prova
è una riedizione di quella proposta alcuni anni fa. Si parte da fuori l'abitato
di Prossenicco e con un andamento su curve ben disegnate, che si alternano a
brevi rettilinei, si raggiunge il territorio del Comune di Attimis. Continuando
quell'andamento particolarmente piacevole si raggiunge, con un tratto in
salita, il culmine di Plan dal Jof. Da questo punto si inizia un tratto in
discesa molto utilizzato in questo rally nei due versanti. Si attraversa Subit,
poi Borgo Bombardier e si raggiunge quindi il fine prova prima dell'abitato di
Forame.
PROVA SPECIALE
“MERSINO” (Km. 21,720)
Questa
Prova è stata fortemente voluta anche quest’anno dai Comuni di Pulfero e
Savogna. In pratica è la vecchia prova del Matajur con inizio variato e fine
aggiunta. Si inizia fuori dell'abitato di Loch/Linder per inerpicarsi su di una
ripida salita attraverso piccole frazioni, la maggiore delle quali è appunto
Mersino. Si raggiunge una strada forestale alla fine della quale si arriva al
paese di Montemaggiore, riprendendo la vecchia prova del Matajur. Da questa
località si inizia la discesa tortuosa punteggiata da molti tornanti. Alla fine
si trova l'abitato di Jeronizza,una volta fine prova, dove ora dopo uno
spettacolare tornante ci si inerpica verso gli abitati di Dus e di Masseriis
dove è fissato il fine Prova. La lunghezza e le variazioni la rendonouna prova
altamente spettacolare e impegnativa.
PROVA SPECIALE “PLATISCHIS” (Km. 11,540)
La prova speciale prende il nome dalla località di arrivo e
interessa il territorio del comune di Taipana in provincia di Udine. Inizia in
corrispondenza delle ultime abitazioni della località Coos.
Si parte in salita con una sede stradale che è abbastanza
larga sino all’incrocio che porta (a sinistra) verso Montemaggiore. Sino
all’incrocio, la prova, che si sviluppa in mezzo alla vegetazione, è veloce,
molto guidata con curve di medio raggio con terrapieni e muretti di
contenimento sul lato destro e, a tratti, barriere tipo guard rail a sinistra. Dopo
aver girato a sinistra all’incrocio verso Montemaggiore l’andamento della prova
diventa molto più nervoso con una sede stradale stretta e curve di raggio
stretto o medio, sempre in salita con vegetazione su entrambe i lati,
terrapieni e muretti, prevalentemente, sul lato sinistro e tratti di guard rail
sulla destra. In corrispondenza dell’incrocio che porta alla località
Montemaggiore, dove si tiene a destra, inizia la discesa verso la zona di Campo
di Bonis e l’omonima Azienda Agricola che si rasenta per poi reimmettersi sulla
strada che a sinistra porta a Platischis, strada dalla quale si era deviato
precedentemente all’incrocio per Montemaggiore. Nella zona di campo di Bonis il
paesaggio cambia e il bosco lascia spazio ai prati. Dall’incrocio sino a Platischis
la prova speciale riprende l’andamento iniziale, con una sede stradale in
leggera discesa abbastanza larga, molto guidata e veloce. Nella parte finale
alcuni tornanti spezzano il ritmo di guida prima del fine prova posizionato
all’inizio dell’abitato di Platischis.
PROVA
SPECIALE “TRIVIO-SAN LEONARDO” (Km.
14,260)
Quest'anno la “piesse” del “Trivio” in una versione diversa,
addolcita, che elimina la famosa discesa di Oborza che abbiamo giudicato troppo
sconnessa; in attesa dei lavori che dovrebbero migliorarla, ecco questa nuova
versione, che la fa rimanere comunque una delle prove più famose e impegnative
della gara. Partenza da S. Leonardo, tornante sinistro e poi su in salita,
verso il Trivio: l’incrocio che dà il nome alla prova. Il percorso misto veloce
in salita è interrotto dalle strettoie in corrispondenza degli abitati di
Altana e Iainich dove, seppure a velocità ridotta, si devono sfiorare i muri
delle abitazioni. Preceduta da un tratto veloce, arriva la spettacolare
inversione del “Trivio” quest'anno molto più stretta dovendo imboccare la
seconda strada dalla quale, dopo un breve tratto ancora in salita, si scende in
falsopiano sino all'abitato di Tribil Inferiore che si attraversa; il tratto
risulta essere veloce e molto guidato con un ritmo costante ed incessante. La
strada continua in discesa fino a raggiungere l'inversione di Stregna, poi
nell'abitato di Presserie si trova il fine prova.
PROVA SPECIALE
“TRIBIL” (Km. 14,890)
Dopo l’impegnativa prova del “Trivio”, la “Tribil” può sembrare una prova semplice:
così non è, primo perché nessuna prova speciale dell’Alpi Orientali può
definirsi più facile di un’altra, secondo, perché molto spesso sono i tratti
veloci a fare la differenza. La partenza é situata subito dopo il confine tra il
territorio del Comune di Stregna e quello di Grimacco, il percorso, in
falsopiano, è veloce, molto guidato e impegnativo su una sede stradale
abbastanza larga con un fondo molto buono e aderente. Si percorre la strada
panoramica che si snoda per ampi tratti all’interno del bosco fino al Bivio
Lombai dove si prende a destra in leggera salita verso Drenchia. Da Bivio
Lombai la strada si fa più sinuosa, ma rimane sempre veloce fino all’abitato di
Drenchia dopo l’attraversamento del quale la prova cambia, ma solo
configurazione: da falsopiano a discesa. Una discesa, bella, veloce, a tratti
stretta con curve secche con spettacolari passaggi in corrispondenza dei
piccoli nuclei abitati. Verso la fine alcuni tornanti interrompono il ritmo di
guida e la discesa vertiginosa verso Clodig dove, prima dell’abitato, è posto
il fine prova.
UNA GARA, DUE GARE. È
da anni che il format del “Friuli” è questo, una perfetta commistione di sfide
per auto moderne e storiche, un connubio
che convive al meglio da anni, senza che nessuna parte copra l’altra.
Quest’anno la gara riproporrà Gemona del
Friuli, entrata a far parte del rally in modo deciso lo scorso anno e
riproposta con forza anche per questa edizione, e viene ovviamente confermata Cividale del Friuli, oramai da anni
fulcro dell’evento.
Proprio a conferma dell’avere due gare distinte, il
programma dell’appuntamento parla chiaro: venerdì
25 agosto le “storiche” partiranno da Cividale del Friuli alle 14,01 e
correranno già cinque prove speciali mentre le “moderne” faranno lo start dalle ore 18,31, svolgendo una sola
“piesse”, quella di Gemona del Friuli, peraltro allungata rispetto alla
versione 2016.
L’indomani, sabato 26
agosto, le “storiche” correranno altri sei impegni cronometrati (per un
totale quindi di undici prove speciali), mentre il tricolore WRC avranno la
spina dorsale della loro sfida, con lo stesso numero di prove, arrivando quindi
ad un complessivo di sette. Gli arrivi
saranno a partire dalle ore 18,01 per la
gara storica e dalle 18,36 per la “moderna”.
La gara tricolore WRC
conta sette prove speciali, per un
totale cronometrato di 103,160 chilometri, a fronte dell’intera distanza
che è di 300,01 con la spina dorsale dell’impegno prevista per sabato 26
agosto, con la sola “piesse” di Gemona prevista venerdì sera (dalle ore 19,31). La competizione storica continentale è
più lunga, due giorni di sfide, che
avvieranno dalle ore 14,50 di venerdì 25 agosto con la prova di Platischis. I concorrenti avranno da
duellare con ben undici prove speciali, 156,200
chilometri di distanza competitiva sui 387,790 del totale previsto.
TORNA IL “TROFEO DEI COMUNI”. E’ la consuetudine, quella del “Trofeo dei Comuni”. I
quindici comuni attraversati dal rally sono stati abbinati ad altrettanti
piloti, i primi quindici dell’elenco iscritti “moderne” ed il vincitore
assoluto consegnerà il trofeo all’Amministrazione di cui è stato portacolori,
la quale lo terrà sino al prossimo Rally del Friuli Venezia Giulia. Ecco gli
abbinamenti estratti sabato scorso nel corso della presentazione dell’evento a
Gemona del Friuli:
1 ALBERTINI - TAIPANA
2 FONTANA C. - ARTEGNA
3 PORRO - CIVIDALE DEL
FRIULI
4 MIELE - GRIMACCO
5 SIGNOR - SAN PIETRO AL
NATISONE
6 TESTA - SAN LEONARDO
7 BIANCO - STREGNA
8 MICHELINI - PULFERO
9 BERGANTINO - ATTIMIS
11 PERICO - GEMONA DEL
FRIULI
12 ROSSETTI - SAVOGNA
14 BOSCA - DRENCHIA
15 DAPRÀ - PREPOTTO
LA GARA SUL WEB. Ricco di informazioni fruibili a tutti, il sito web
dell’evento, raggiungibile all’indirizzo www.rallyalpiorientali.it, è proposto in lingua italiana ed
inglese, un vero e proprio punto informativo per poter seguire al meglio i due
giorni di gara.
IL 2016. L’edizione
2016 del Rally del Friuli Venezia Giulia, venne vinta da Basso-Granai, futuri Campioni Italiani, mentre il Rally Alpi
Orientali Historic fu appannaggio di “Pedro”-Baldaccini,
su una Lancia rally 037.
ASD SCUDERIA FRIULI ACU
PEC: acufriuli@pec.it
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