Il veronese ha chiuso quinto nella classifica riservata al campionato
delle strade bianche. Delusione invece per Ricci, ritirato per incidente. Ha
proseguito bene l’apprendistato di Gilardoni sulla terra nonostante la sfortuna.
Reggio Emilia, 18 luglio 2017 -
Nuova,
grande soddisfazione, per MOVISPORT, i
cui colori sono sempre più tra quelli di riferimento nel Campionato Italiano
Rally Terra. Lo scorso fine settimana, al 45° Rally San Marino, i veronesi Luca Hoelbling e Mauro Grassi hanno
finito in quinta posizione assoluta grazie ad una prestazione di spessore. Hanno
conquistato soprattutto il secondo posto tra gli iscritti al Campionato Terra,
rispettando gli obiettivi della vigilia e conquistando punti importanti per la
classifica provvisoria stagionale.
Hoelbling,
al volante della Škoda Fabia R5 di S.A. Motorsport, si è confermato
protagonista fin dall’inizio di questa lunga ed insidiosa gara, che ha tratto
in inganno anche piloti di grande esperienza. Per riuscire nell’impresa era
fondamentale gestire la strategia e la scelta delle gomme ed il driver ha quindi
centrato con ampio merito il suo miglior risultato della stagione, che lo ha
fissato al quinto posto in classifica provvisoria quando mancano tre
appuntamenti al termine.
Non
ha invece avuto esito l’attacco al vertice di Luigi Ricci e Christine Pfister, con la Ford Fiesta R5 di Bertino gommata Yokohama,
i quali cercavano di dare continuità alla bella prestazione offerta lo scorso maggio
al Rally Adriatico. Impresa non riuscita in quanto l’equipaggio bresciano ha
dovuto alzare bandiera bianca dopo quattro prove per incidente. Erano partiti
con la sesta posizione del “terra”, con ottime sensazioni di guida che
lasciavano ben sperare in un altro risultato di spessore.
Più che positiva anche la prestazione di Kevin Gilardoni/Corrado Bonato, che senza vincoli del Trofeo
Renault Clio R3T sono ritornati sul modello Clio R3C di Gima Autosport per
proseguire il loro percorso di crescita sulle strade bianche. Una gara sempre
ai vertici della categoria “due ruote motrici”, con una prestazione che ha
rischiato di venire vanificata da una doppia foratura nella seconda tappa oltre
ad altre difficoltà, ha comunque dimostrato la curva di crescita del giovane
driver svizzero.
Foto: Hoelbling e Gilardoni in azione (Bettiol)
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