La penultima
prova tricolore ha rilanciato al meglio la coppia ufficiale Skoda,
che ha
confermato il grande feeling con gli sterrati marchigiani.
Grande gara dello
scaligero per contenere lo scatenato romagnolo Campedelli,
secondo con
la Ford Fiesta, mentre terzo alla fine ha
finito il padovano Marchioro, primo del tricolore “terra” con la Fabia R5 pure
lui, avendo sorpassato all’ultimo tuffo il varesino Crugnola (Ford Fiesta).
Sfortunato il
Campione in carica Andreucci, incappato in un capottamento - senza conseguenze
- durante la prova conclusiva, quando gravitava in quinta posizione.
Cingoli (Macerata), 22 settembre 2018 -
L’accoppiata
ufficiale di Skoda Italia formata Umberto
Scandola e Guido d’Amore, con la Fabia R5 ha nuovamente firmato il successo, il
sesto consecutivo, al Rally
Adriatico, la cui 25^ edizione si è svolta in questo fine settimana a Cingoli (MC), settimo e penultimo appuntamento
del Campionato Italiano Rally (CIR),
ed anche quarta prova del Campionato
Italiano Rally Terra (CIRT).
Una gara
tanto spettacolare quanto ricca di spunti tecnici, quella svolta sul “Balcone
delle Marche”, che ha segnato vicende importanti per la corsa al titolo
tricolore assoluto che si concluderà a metà ottobre a Verona, quindi in casa
proprio di Scandola.
Una gara
praticamente sempre al comando, quella di Scandola che con questa vittoria ha
praticamente azzerato il vantaggio di Paolo Andreucci in vetta alla classifica
provvisoria. Il Campione in carica è ora
secondo di soli 0,5 punti dietro allo scaligero, con Campedelli dietro a cinque punti,
rimandando il verdetto finale appunto al “2Valli” di Verona.
Scandola, per tutta la gara, corsa in due giorni e
quattordici prove speciali ha saputo tenere i nervi saldi contenendo i ripetuti
attacchi che arrivavano soprattutto dal romagnolo Simone Campedelli, affiancato
da Tania Canton sulla Ford Fiesta R5 ed oltre a lui hanno fornito una
prestazione altisonante il varesino Andrea Crugnola, con vettura analoga,
assecondato da Fappani ed anche il padovano Niccolò Marchioro, in coppia con
l’esperto Marchetti su una Fabia R5. Se Scandola ha saputo terminare al meglio
la sua cavalcata con il sesto alloro, se Campedelli si è confermato uomo da
campionato, l’amaro in bocca è rimasto a Crugnola, che proprio in coincidenza
all’ultima fatica cronometrata si è visto soffiare il “bronzo” da Marchioro
stesso, che con il classico colpo di coda lo ha beffato, confermandosi anche
primo degli iscritti al tricolore “terra”. Per il
duo veneto un primato conquistato sulla vettura gemella del sammarinese Ceccoli
con un grande vantaggio.
Tutto
questo ha generato un grande spettacolo ed ha anche generato una nuova
delusione per il Campione in carica, nonché capoclassifica provvisorio del CIR
Paolo Andreucci che dopo aver sofferto nella prima tappa per il fatto di
partire per primo e “spazzare” la strada, oggi - in quinta posizione - non ha
scalato posizioni, finendo poi malamente la gara cingolana con il colpo di
scena di incappare in un incidente. Incidente, che costringendolo a finire
fuori dalla top ten, in undicesima posizione, come già detto ha decisamente riaperto
i giochi per lo scudetto.
Ritmo serrato su sfondi spesso molto
sdrucciolevoli significa anche qualche “giravolta” di troppo: è così che fin
dalle speciali della mattina si vedono alcuni spettacolari capottamenti, privi
di conseguenze per gli equipaggi. E’ il caso di quello della Skoda Fabia R5 di
Costenaro-Bardini, andati sul tetto durante la sesta “piesse” di Cupramontana quasi da fermi per poi riprendere la gara con un notevole ritardo.
Anche i giovanissimi outsider finlandesi, autori di una performance di livello non
sono comunque stati esenti da dei “fuori programma”: Pietarinen, è stato fermato
da un “up-down” alla nona speciale, e Lindholm è incappato in uno spettacolare
loop nel dodicesimo impegno cronometrato.
Se il tricolore assoluto e il “terra”
rimangono ancora da assegnare, il Rally Adriatico ha incoronato comunque
un campione tricolore, ovvero il varesino Damiano De
Tommaso (navigato da Michele Ferrara) con la Peugeot 208 R2 per il CIR
Junior. Il pilota della F.P.F. Sport si è aggiudicato la vittoria di questa
categoria, ma resta aperta fino all’ultima corsa la sfida per il Campionato Due
ruote motrici.
Al termine di una manifestazione che ha dato
il suo contributo di agonismo e spettacolo al prestigioso Campionato Italiano
Rally, queste le parole dell’organizzatore, Oriano Agostini, di PRS Group: “Sono
contento per aver portato a termine una manifestazione di questo genere,
nonostante le problematiche burocratiche e logistiche che abbiamo dovuto
affrontare nell’ante gara”.
Questa la top ten
assoluta del 25° Rally Adriatico:
1.Scandola in 1h05’35”8; 2.Campedelli+12.3;
3.Marchioro+46.1; 4.Crugnola+1.10.; 5.Lindholm+1.29.5; 6.Trentin++1.56.3; 7.Ceccoli+1.59.7; 8,.Della Casa+2.21.6; 9.Ricci+2.41.3; 10.Taddei+2.48.9.
Nella foto:
Scandola-D’Amore e Marchioro-Marchetti (foto Bettiol)
www.rallyadriatico.it
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