La rinuncia al Rally Coppa Liburna 2015:
le motivazioni
Il
mancato verificarsi di alcune condizioni necessarie, tra cui l’assenza di
finanziamenti da parte delle Istituzioni, ha costretto Aci Livorno Sport ad
annullare la storica gara. Secondo il calendario, l’evento avrebbe dovuto
svolgersi a inizio novembre nella collaudata formula Ronde già ammirata un anno
fa
A malincuore, ci
troviamo costretti ad annunciare l’impossibilità a organizzare la seconda
edizione dello storico Rally Coppa Liburna Ronde.
Una decisione ponderata
ma inevitabile, considerato il mancato interesse suscitato dall’evento in
questi mesi presso le Istituzioni locali. Una manifestazione che, almeno per
gran parte della cittadinanza, rappresenta invece molto di più di una semplice
gara automobilistica.
Non una semplice gara. Nell’immaginario popolare, la Coppa Liburna incarna un momento di
convivialità: una festa di sport, a contatto con una passione per i motori che
accomuna il Dna di differenti generazioni labroniche. Nelle intenzioni degli
organizzatori c’è sempre stato quello di legare il ‘brand’ Liburna al territorio
provinciale, rendendolo un mezzo di
insuperabile efficacia per contribuire alla sua valorizzazione turistica.
Proprio la volontaria richiesta di spostamento
della data originaria, dal 31 gennaio ad inizio
novembre per chiudere in bellezza la stagione, era da intendersi come mossa finalizzata
ad intraprendere un dialogo
costruttivo con la nuova Amministrazione Comunale di Livorno, ad avere
maggior tempo e spazio di manovra, valutando di concerto un percorso
innovativo, adatto a fornire lustro a un evento che appartiene alle nostre
radici.
Un modello virtuoso: l’Elba. Purtroppo, non sono
stati sufficienti neanche gli ennesimi, ottimi riscontri incassati di recente
dallo staff di Aci Livorno Sport, soggetto organizzatore e promotore su mandato
dell’Automobile Club Livorno, del popolare Rally Elba Storico Graffiti – Trofeo
Locman Italy. Un modello di successo da imitare, anche nella sua declinazione
2015: sia in termini di partecipazione di equipaggi iscritti (123 al via della
gara, in rappresentanza di ben 14 nazioni straniere), sia per quanto riguarda
la presenza attiva del pubblico (circa novemila persone contate sull’Isola nei
giorni di competizione). Numeri importanti anche per il territorio, con
un’evidente ricaduta economica positiva. La kermesse elbana rappresenta un
prototipo proficuo di manifestazione, in primis per gli stessi Comuni che
contribuiscono a finanziarne in maniera concreta la buona riuscita. Un volano prezioso
per contribuire a far conoscere nel mondo il nome e il ‘marchio’ dell’Elba,
veicolando le immense potenzialità
attrattive della stessa isola attraverso un linguaggio immediato e trasversale,
grazie al quale solo lo sport sa comunicare.
Occasioni sprecate. A maggior ragione in un settore competitivo
come quello dell’automobilismo sportivo, la condizione necessaria per
raggiungere traguardi logistico-organizzativi di spessore resta quella legata
alla disponibilità di un budget economico adeguato. E’ comprovato come un
singolo euro, qualora venga speso in promozione, possa potenzialmente valere un
ritorno proporzionato a 4-5 volte l’investimento iniziale. In assenza di tali
premesse, pur forte di esperienza e competenze collaudate, per lo staff di Aci
Livorno Sport risulta quindi impraticabile allestire una gara degna di questo
nome. A maggior ragione se in ballo ci sono quelli dell’Automobile Club Livorno
e del Rally Liburna: nomi immediatamente e universalmente riconosciuti come
sinonimi di spettacolo, qualità e soprattutto sicurezza.
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