INFORMAZIONI STAMPA
37. RALLY IL CIOCCO E
VALLE DEL SERCHIO:
TRIS PER BASSO-DOTTA (FORD
FIESTA R5 A GPL)
Il Rally del Ciocco e Valle del
Serchio passerà alla storia per aver fatto
debuttare – e visto vincere – una
nuova frontiera della tecnologia automobilistica sportiva.
L’equipaggio trevigiano ha preso in
mano la situazione dalla prima prova speciale senza più lasciare la leadership.
Seconda piazza finale per il Campione
tricolore in carica Umberto Scandola (Skoda Fabia S2000) e terzo Paolo Andreucci
(Peugeot 208 T16).
Ieri, la gara del Trofeo Rally
Nazionali, che partiva in coda, ha conosciuto la vittoria del pistoiese Luca
Artino, con una Skoda Fabia S2000.
16 marzo 2014 – Tris
di successi al Ciocco, per Giandomenico Basso e Mitia Dotta, dopo le vittorie
del 2003 e del 2013. Il gradino più alto del podio, della 37^ edizione della gara, per l’equipaggio trevigiano ha un sapore
particolare, in quanto passerà alla storia per averlo salito portando in gara
la grande novità della Ford Fiesta R5 alimentata a GPL. Vettura nuova,
dell’ultima generazione, con l’aggiunta di un carburante che per le corse su
strada ha dunque aperto una nuova ed interessante frontiera.
Questa prima prova del Campionato Italiano Rally, sedici prove
speciali corse tra ieri e la mattina odierna, partita venerdì sera
dall’esclusiva location di Forte dei
Marmi è stata confortata da due bellissime giornate di sole, conoscendo poi
sul campo un confronto decisamente esaltante da vedere quanto adrenalinico da
correre, anche ricco di tanti spunti di discussione.
Basso e Dotta hanno
preso il comando con forza dalla prima Prova Speciale per riuscire a tenere in
mano la leadership con forte autorità e allontanandosi progressivamente dalla
concorrenza. Nella parte centrale della prima tappa, per Basso c’è stato il
brivido dell’indurimento dell’idroguida, problema poi risolto con la
sostituzione del particolare, e da quel momento sino allo sventolare della
bandiera a scacchi ha saputo orchestrare al meglio le proprie mosse andando a
conquistare un successo dal retrogusto forte, consapevole anche di avere
scritto una pagina importante di storia tecnica e sportiva.
Basso-Dotta
La seconda posizione
finale è andata nelle mani del veronese Umberto
Scandola, il Campione tricolore in carica. Con la Skoda Fabia S2000
ufficiale. La prima giornata di gara, per Scandola è stata condizionata dal danneggiamento
di una ruota (PS1) e poi lamentando alcuni problemi di freni, ma ha saputo
rimanere in scia al meglio, pur anche sudando freddo per una successiva gomma
stallonata (PS 11).
Decisamente adrenalinica
la lotta per il gradino più basso del podio, quella tra il sorprendente
siciliano Andrea Nucita, alla sua
seconda esperienza con una Peugeot 207 S2000 e l’attesissimo idolo locale Paolo Andreucci, seguitissimo dal “suo”
pubblico, portando in gara la
Peugeot 208 T16 R5 ufficiale. Andreucci ha finito terzo dopo una prestazione
sofferta con la sua nuova vettura, con la quale ha cercato di trovare il
miglior feeling possibile e le migliori sensazioni.
Nucita già dal via aveva
saputo inserirsi di prepotenza nell’attico della classifica, poi nel finale
della prima tappa la rottura di un semiasse lo aveva fatto arretrare proprio
dando strada ad Andreucci. Poi, stamani, ha ripreso ritmo – ed anche la terza
posizione – approfittando anche delle disavventure del Campione garfagnino, che
nel primo giro della “Massasassorosso” aveva perso secondi preziosi per una
panne elettrica. La penultima “piesse”, il secondo giro della “Cerretoli”, ha
rimescolato le carte di nuovo: Nucita prima ha “toccato” poi un principio di
incendio, lo ha costretto a gettare la spugna.
Quarto ha concluso il
massese Gabriele Ciavarella, il
primo dei non iscritti al Campionato Italiano. Al via con una Ford Fiesta R5
che sta guidando per la terza volta, è sempre riuscito a gravitare nelle
posizione al sole della classifica assoluta ed anche per lui c’è stato comunque
da lottare per vedere la bandiera a scacchi con il sorriso. Ieri sera aveva
perso la quinta piazza a due prove dal termine per una foratura, cedendo ad un altro
lucchese assai atteso, Rudy Michelini,
tornato sulla Peugeot 207, poi ha saputo nuovamente riprendere ritmo finendo il
Ciocco da grande protagonista, firmando anche il miglior tempo in due dei
quattro passaggi nella “piesse” disegnata dentro il comprensorio del Ciocco.
Michelini, ha poi finito
quinto, lamentando il fatto di non essere mai riuscito ad entrare in sintonia a
dovere con la vettura,
con la quale comunque ha
prodotto una buona progressione.
Il rientrante Andrea Perego, con una Mitsubishi
Lancer Evolution Gruppo N, ha firmato la sesta posizione
con una prestazione
estremamente regolare, mentre tra i ritiri “eccellenti” vi è stato, oltre a
Nucita, quello di ieri del bergamasco Alex Perico (Peugeot 207 S2000), fermatosi dopo la prima prova
speciale per aver danneggiato irrimediabilmente la coppa dell’olio in un
“taglio” di curva.
Nei trofei monomarca
vittorie del reggiano Ferrarotti nella
serie “Renault Clio R3 Produzione”, vincitore anche della classifica tricolore
“Produzione”, del lombardo Alex
Vittalini nel “Citroen Racing Trophy” e del lucchese Luca Panzani nel “Twingo R2 Top”. Nella frizzante gara degli Junior l’ha spuntata il pavese Giacomo Scattolon, con una Peugeot 208
R2, con la quale ha chiuso anche in una meritatissima nona posizione assoluta.
Ieri, la gara riservata Trofeo Rally Nazionali (TRN) che, per
regolamento, ha previsto la sola prima tappa, conferendo il coefficiente 2,5 di
punteggio per il Campionato di IV zona, la vittoria è andata al pistoiese Luca Artino, affiancato da Tricoli, alla
sua terza esperienza con la Skoda Fabia
S2000. Secondo è arrivato l’equipaggio Pinelli-Demari
(Renault Clio R3), terzi invece Vanni-Ori,
al loro debutto con una Grande Punto Abarth S2000 con la quale hanno sofferto
l’adattamento, compiendo una gara in progressione.
CLASSIFICA: ASSOLUTA: 1. Basso-Dotta (Ford Fiesta R5) in
1:36'25.0; 2. Scandola-D'Amore (Skoda Fabia S2000) a 28.2; 3.
Andreucci-Andreussi (Peugeot 208 R5) a 1'02.7; 4. Ciavarella-Perna (Ford Fiesta
R5) a 2'33.7; 5. Michelini-Angilletta (Peugeot 207 S2000) a 2'39.9; 6.
Perego-De Luis (Mitsubishi Lancer Evo X) a 3'30.7; 7. Ferrarotti-Castiglioni
(Renault New Clio) a 5'57.0; 8. Andolfi-Casalini (Renault New Clio) a 6'17.1;
9. Scattolon-Grimaldi (Peugeot 208 VT) a 7'24.8; 10. Vittalini-Tavecchio
(Citroen DS 3) a 7'26.6.
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